Dengue allarme in Italia, Pregliasco: "Perché bisogna preoccuparsi"
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Dengue allarme in Italia, Pregliasco: “Perché bisogna preoccuparsi”

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I timori per la febbre Dengue in Italia aumentano. Il commento di Fabrizio Pregliasco, virologo e direttore Sanitario dell’IRCCS Ospedale Galeazzi/Sant’Ambrogio.

Massima attenzione anche in Italia. Cresce l’allarme Dengue nel nostro Paese. Fabrizio Pregliasco, virologo e direttore Sanitario dell’IRCCS Ospedale Galeazzi/Sant’Ambrogio, all’indomani della circolare diffusa agli Uffici di Sanità Marittima Aerea e di Frontiera, ha commentato la situazione. Le autorità sanitarie hanno ricevuto l’indicazione di innalzare il livello di allerta e vigilanza verso i vettori e le merci importate dai Paesi in cui “è frequente e continuo il rischio di contrarre la malattia”, in particolare modo il Brasile e il Sudamerica.

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Allarme Dengue in Italia, il punto di Pregliasco

Intervistato da Fanpage, Pregliasco ha voluto fare il punto sulla situazione in Italia spiegando come non si debba assolutamente abbassare la guardia nel nostro Paese.

La premessa del virologo è che la dengue sia “una malattia ampiamente conosciuta a trasmissione vettoriale, cioè attraverso le zanzare, alcune delle quali sono presenti anche nel nostro Paese, ad esempio la zanzara tigre”.

Il dato relativo al nostro Paese parla di “2/300 casi di dengue ogni anno”.

Sulla trasmissione della dengue: “Solo con le zanzare? Sì, salvo casi specifici. Ad esempio si può trasmettere verticalmente in gravidanza da madre a figlio o attraverso trasfusioni di sangue. Ma si tratta di casi decisamente rari”.

Sui sintomi: “Anche gravi? Raramente. C’è chi contrare la dengue grave e chi, ancora più sfortunato, quella emorragica. E in quel caso sono guai seri”.

Perché preoccuparsi in Italia

L’esperto ha sottolineato sempre a Fanpage come sia il caso di preoccuparsi anche da noi in Italia e, quindi, di come occorra non abbassare la guardia.

Il motivo è presto detto: “Dopo l’emergenza Covid c’è un generale calo dell’attenzione e gli stessi Tg nazionali hanno dedicato troppo poco spazio al rischio di diffusione della dengue. Io dico che non bisogna abbassare la guardia: ci sono dei rischi, e vanno ridotti con una serie di azioni. In primis quelle istituzionali, disinfestando gli aerei provenienti da aree endemiche”.

Secondo Pregliasco la dengue non è l’unico pericolo: “Ricordo che il pericolo non riguarda solo dengue, ma potenzialmente anche altre malattie a trasmissione vettoriale come Zika, Chikungunya, West Nile, ma anche la malaria o la febbre gialla. Anche i cittadini però possono fare la loro parte evitando situazioni che possano far proliferare le zanzare”.

Tra i consigli dell’esperto, specie per chi viaggiaà c’è quello di “disinfestare gli aerei e i bagagli provenienti dalle zone endemiche per ridurre al massimo il rischio di importare zanzare infettive”.

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ultimo aggiornamento: 14 Febbraio 2024 13:26

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