Ucraina, la Fondazione Gimbe all'Italia: "Vaccinate i profughi"
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Direttore: Alessandro Plateroti

Ucraina, la Fondazione Gimbe all’Italia: “Vaccinate i profughi”

vaccino Covid

L’allarme della Fondazione Gimbe sull’arrivo dei profughi dall’Ucraina: “Bisogna vaccinarli il prima possibile”.

ROMA – Arriva direttamente dalla Fondazione Gimbe l’allarme sull’arrivo dei profughi in Ucraina. Il presidente Nino Cartabellotta, riportato da Fanpage, ha ribadito che “il dato dei non vaccinati non deve essere sottovalutato, considerata anche la drammatica situazione che porterà nelle prossime settimane migliaia di profughi nel nostro Paese“.

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I piani di accoglienza devono includere anche la vaccinazione di anziani e fragili provenienti dalle zone di guerra, evitando diseguaglianze tra regioni“. Si tratta, secondo la Fondazione, di un passaggio fondamentale per consentire al nostro Paese di continuare a vivere senza particolari problemi con il Covid.

La situazione Covid in Italia

La situazione Covid in Italia continua ad essere in netto miglioramento e il rischio di fare un passo indietro proprio per l’ondata di profughi in arrivo dall’Ucraina è molto alto. Nei prossimi giorni lo stesso governo potrebbe decidere di mettere in campo un vero e proprio piano di emergenza per consentire a tutti gli ucraini di vaccinarsi.

Un passaggio che metterebbe al sicuro il nostro Paese da qualsiasi recrudescenza e soprattutto consentirebbe all’Italia di ripartire dopo due anni molto complicati. Vedremo, quindi, cosa succederà e quali saranno le misure che il Governo metterà in campo in questo caso.

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Migliaia di profughi in arrivo

L’appello della Fondazione Gimbe è arrivato alla vigilia di una vera e propria invasione dei profughi in Italia. Sono attese migliaia di persone nei prossimi giorni dall’Ucraina e questo costringe il nostro Paese a mettere in campo un piano emergenziale sia di accoglienza che di vaccinazioni.

Vedremo quali saranno i dettagli di questa strategia, ma non si esclude la possibilità di andare a vaccinare direttamente nelle strutture che ospiteranno queste persone. Si tratta, come detto, di un passaggio necessario per consentire un ritorno alla normalità.

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ultimo aggiornamento: 4 Marzo 2022 8:04

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