Allarme in Taiwan: la Cina avvia manovre militari

Allarme in Taiwan: la Cina avvia manovre militari

A pochi giorni dall’insediamento del nuovo presidente di Taiwan, Lai Ching-te, la Cina avvia ampie manovre militari nello stretto di Taiwan.

Tre giorni dopo l’insediamento del nuovo presidente di Taiwan, Lai Ching-te, la Cina ha annunciato l’inizio di ampie manovre militari intorno all’isola, aumentando notevolmente la tensione nella regione. “Si tratta di una severa punizione per le forze separatiste che cercano l’indipendenza di Taiwan e di un serio avvertimento contro le interferenze e le provocazioni da parte di forze esterne“, ha dichiarato il colonnello della Marina cinese, Li Xi.

Cina Taiwan

Risposta del ministero della difesa di Taiwan

Le esercitazioni, che coinvolgeranno l’esercito, la marina e l’aeronautica, si svolgeranno oggi e domani nello stretto di Taiwan, largo circa 130 chilometri nel suo punto più stretto. Queste manovre rappresentano probabilmente le più ampie dell’ultimo anno. L’obiettivo è addestrare la prontezza al combattimento congiunto in mare e nei cieli, e simulare attacchi contro obiettivi strategici. Navi e aerei cinesi si avvicineranno a Taiwan da nord e sud per “pattugliamenti” ed interesseranno anche isole come Kinmen, controllata da Taiwan e vicina alla città cinese di Xiamen.

In risposta alla crescente pressione dell’esercito cinese, il Ministero della Difesa di Taiwan ha riaffermato la sua determinazione a difendere la sovranità dell’isola. “I nostri militari restano vigili e pronti. Non cerchiamo conflitti, ma non ci tireremo indietro nel garantire la sicurezza della nostra nazione e nel proteggere la nostra patria“, ha dichiarato il ministero.

Taiwan ha mobilitato le sue forze marittime, aeree e di terra per “proteggere la libertà e la democrazia” e difendere la sovranità dell’isola. Le forze armate taiwanesi sono state messe in stato di allerta per fronteggiare qualsiasi azione aggressiva da parte della Cina.

Preoccupazioni degli Stati Uniti

Le manovre militari cinesi intorno a Taiwan hanno suscitato preoccupazioni a livello internazionale. Il vice comandante del Comando Indo-Pacifico degli Stati Uniti, il tenente generale Stephen Sklenka, ha definito le esercitazioni “previste, ma preoccupanti”.

Ci aspettavamo qualcosa del genere, francamente. Tuttavia, il fatto che ci aspettassimo questo comportamento non significa che non dobbiamo condannarlo, anzi, dobbiamo farlo pubblicamente“, ha affermato Sklenka. Il generale ha inoltre sottolineato l’importanza di una condanna collettiva da parte delle nazioni della regione, affermando che un tale approccio avrebbe un impatto molto più significativo.