L’ondata di rincari riguarda ogni fase di produzione. Dal mais dei mangimi (+41%), fino ad arrivare al detergente per le linee degli impianti.
Al centro del problema, vi è chiaramente un aumento senza eguali, in seno ai costi dell’energia.
Il dramma rincari si è intrufolato sulle 24mila stalle italiane, che vedono l’impiego di 200mila lavoratori, andando poi ovviamente a riflettersi sulla parte industriale della filiera del latte. I consumatori ora quindi rischiano di pagare un prezzo super salato, ritrovandosi a sborsare anche 2 euro per un litro di latte. A partire dall’ultima primavera, il prezzo del latte è infatti lievitato, fino a raggiungere quota 1,80 euro al litro.
Ma perché il prezzo del latte sta aumentando così? A fronte dell’aumento dei costi energetici, il prezzo del latte potrebbe ancora superare una soglia che fino a poco tempo sembrava essere assolutamente improponibile.
L’allarme del latte
Il latte è considerato un alimento primario e fondamentale nella nostra dieta. L’allarme lanciato da Granarolo e Lactalis starebbe già suscitando un certo scalpore; nell’ambito di un comunicato congiunto, i due colossi invitando il Governo ad attenzionare “la forte preoccupazione per un’inflazione galoppante, che da 12 mesi colpisce l’agroalimentare italiano e in particolare il settore lattiero caseario. Occorre un intervento pubblico, che scongiuri conseguenze ancora più disastrose per le migliaia di imprese che compongono la filiera”. L’energia starebbe quindi diventando la prima voce di costo.
Le due azienda citate sopra, hanno spiegato che con l’inflazione “i consueti antagonismi di mercato, sono stati toccati in maniera importante, con numeri a doppia cifra, rispetto a quasi tutte le voci di costo che compongono la filiera del latte: alimentazione animale (aggravata dalla siccità che riduce sia i raccolti degli agricoltori sia la produzione di latte) che ha reso necessario un aumento quasi del 50% del prezzo del latte riconosciuto agli allevatori, packaging (carta e plastica sono in aumento costante da mesi), e ulteriori componenti di produzione, impiegati nella produzione di latticini”.
