L’allarme di Mario Draghi: “L’Europa rischia di essere meno libera”

L’allarme di Mario Draghi: “L’Europa rischia di essere meno libera”

L’ex premier Mario Draghi esprime preoccupazioni sul futuro dell’Europa: le ultime dichiarazioni al Parlamento europeo.

Mario Draghi è tornato a parlare al Parlamento europeo, durante una sessione plenaria a Strasburgo, lanciando un accorato appello sul futuro del continente.

Il suo report sulla competitività dell’Unione Europea ha evidenziato sfide cruciali che potrebbero compromettere non solo la prosperità economica, ma anche la libertà stessa dell’Europa. Ecco cosa ha detto.

Mario Draghi

La preoccupazione di Mario Draghi sul futuro dell’Europa

Siamo tutti in ansia per il futuro dell’Europa“, ha dichiarato Mario Draghi, come riportato dall’Ansa, toccando un nervo scoperto che accomuna molti cittadini e leader europei.

Nonostante le numerose risorse e punti di forza del continente, l’ex premier ha sottolineato come ci sia il rischio che l’Europa diventi: “Un posto meno prospero, meno equo, meno sicuro“. Le conseguenze? “Saremo meno liberi di scegliere il nostro destino“, spiega.

Sebbene il continente abbia intrapreso ambiziosi piani per affrontare il cambiamento climatico e la decarbonizzazione, l’ex premier ha lanciato un avvertimento.

Se gli ambiziosi obiettivi climatici dell’Europa saranno accompagnati da un piano coerente per raggiungerli, la decarbonizzazione sarà un’opportunità per l’Europa. Ma se non riusciamo a coordinare le nostre politiche c’è il rischio che l’agenda green possa andare contro la competitività“, ha avvisato.

Un punto centrale del suo discorso riguarda la necessità per l’Europa di diventare più indipendente, soprattutto.

Dobbiamo avere catene di approvvigionamento più sicure per le materie prime e le tecnologie critiche“, ha detto, sottolineando come sia fondamentale rafforzare la capacità produttiva in settori strategici come la difesa e lo spazio.

Inoltre, ha posto l’accento sulla necessità di un mercato unico più forte. “Se ci si oppone alla costruzione di un vero mercato unico, all’integrazione del mercato dei capitali e all’emissione del debito comune, ci si oppone ai nostri obiettivi Ue“, ha concluso.

La risposta della Commissione europea

Non meno importante è stata la reazione della presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, che ha espresso pieno supporto alle raccomandazioni di Mario Draghi.

Come scritto dall’Ansa, ha dichiarato che tutta la Commissione seguirà: “Le raccomandazioni del rapporto Draghi” per costruire un’Europa “più fluida, più interconnessa, più coordinata” nelle sue diverse politiche.