Dopo il recente sisma di magnitudo 7.1 che ha colpito il Paese, ecco l’allarme megaterremoto con gli esperti che hanno lanciato l’allerta.
Il primo ministro giapponese Kishida ha comunicato la rinuncia ad un viaggio programmato in Asia centrale. Si tratta di una delle conseguenze della situazione complicata in Giappone a seguito di un sisma di magnitudo 7.1 che ha colpito il sud ovest del Paese ma anche dopo che gli esperti hanno avvertito che ci si deve preparare ad un possibile megaterremoto mettendo in guardia la popolazione.
Allerta megaterremoto in Giappone: cosa succede
Sono ore di forte apprensione in Giappone dopo il terremoto che ha colpito la zona sud ovest del Paese con una magnitudo 7.1. Il primo ministro Fumio Kishida ha comunicato la rinuncia a un viaggio programmato in Asia centrale dopo che gli esperti di terremoti hanno avvertito che tutto lo Stato deve prepararsi ad un possibile “mega-sisma”. Si tratta della prima volta che viene lanciato un simile allarme da quando è stato introdotto un nuovo sistema di allerta dopo il devastante terremoto del 2011, che ha provocato uno tsunami mortale e un disastro nucleare. Da quanto si apprende, l’invito alla popolazione è quello di stare in allerta ma di non evacuare. Il consiglio è quello di continuare a svolgere le proprie attività quotidiane facendo particolare attenzione a quelle che potrebbero poi essere le vie di evacuazione in caso di estrema necessità.
70-80% di possibilità di maxi sisma
Il pericolo megaterremoto, però, sembra essere piuttosto elevato. Infatti, stando alle stime del governo giapponese riprese in queste ore da TgCom24, ci sono il 70-80% di possibilità che un terremoto di magnitudo 8 o 9 si verifichi lungo la fossa del Nankai entro i prossimi 30 anni, con un numero di morti che potrebbe superare quota 320.000.
Le conseguenze del maxi sisma sarebbero fortissime. Nel caso in cui si verificasse, infatti, un terremoto di massima magnitudo nella Fossa di Nankai, è previsto che zone piuttosto imponenti, da Kanto a Kyushu, siano soggette a forti scosse, con alte probabilità di tsunami lungo la costa del Pacifico, da Kanto fino a Okinawa.