Migranti, Meloni chiede “più Europa sul fronte Sud”

Migranti, Meloni chiede “più Europa sul fronte Sud”

La neo premier Giorgia Meloni ha chiesto all’Unione europea di intervenire sul fronte migranti: la situazione al Sud è allarmante.

Il 2 novembre 985 migranti a bordo delle navi Ong sono giunti al largo delle coste siciliane. Sulla questione è intervenuta anche Berlino: “Soccorrete i profughi salvati dalle navi Ong”. Dopo diversi giorni di attesa, la nave Humanity 1 è potuta sbarcare a Catania. 

Il rifiuto di far sbarcare i profughi 

Le autorità di Roma si erano rifiutate di far sbarcare i migranti delle navi Ong. Così il governo tedesco ha risposto: “Abbiamo chiesto al governo italiano di prestare velocemente soccorso”. Alla luce di questi contrasti, i ministri degli Interni dell’Unione europea si sono riuniti per parlare delle proposte della Commissione europea sulla gestione dei flussi migratori.  

Secondo quanto redatto all’interno del piano, gli Stati membri sono invitati ad accelerare un piano di ricollocazione che alcuni Paesi europei hanno concordato a giugno. La neo premier Giorgia Meloni è intervenuta sulla questione dell’accoglienza dei migranti, chiedendo anche all’Europa di farsi carico del problema. 

La premier ha ribadito durante un’intervista con il giornale ‘La Repubblica’: “Il problema è semplice. L’Europa, come andiamo dicendo da tempo, deve farsi carico del problema perché l’Italia non può più accettare che la selezione la facciano gli scafisti“.  

Poi ha fatto riferimento agli attriti con la Francia: “A Macron, col quale ci siamo scambiati dei messaggi dopo la tragedia di Ischia, l’ho anche detto. I 38 migranti accolti Oltralpe non risolvono il problema. Del resto, loro, come i tedeschi e altri, possono davvero decidere alla frontiera chi ha requisiti e chi no all’ingresso, chi può essere utile come manodopera per le aziende e chi no. Da noi, ripeto, la selezione via mare la fanno i trafficanti che gestiscono i barconi. Non è più accettabile. Bisogna fermare questo mercato. L’Italia non può essere il solo Paese costretto a pagare il costo delle ondate di migrazione dall’Africa”. 

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