Allarme morbillo, boom di casi in Italia: le regioni più colpite

Allarme morbillo, boom di casi in Italia: le regioni più colpite

L’Italia registra un aumento dei casi di morbillo nel 2024, con quasi 400 contagi segnalati: Abruzzo, Lazio e Sicilia le regioni più colpite.

Nel mese di aprile 2024, l’Italia ha registrato 145 nuovi casi di morbillo, un dato significativamente in crescita rispetto ai soli 1 caso di aprile 2023.

Come già anticipato da il noto infettivologo Matteo Bassetti, questo aumento è stato confermato dall’ultimo bollettino del sistema di sorveglianza epidemiologica nazionale curato dall’ISS.

Le regioni più colpite sono Lazio, Sicilia, Emilia Romagna e Toscana, che insieme hanno riportato il 68,7% dei casi totali (274 su 399).

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Aumento di casi di morbillo in Italia: gli ultimi dati di aprile 2024

Il bollettino dell’ISS, come riportato da Adnkronos.com, fornisce un quadro chiaro e preoccupante della situazione attuale.

Dei 399 casi notificati, 348 (87,2%) sono stati confermati in laboratorio, 16 sono stati classificati come probabili e 35 come possibili. Inoltre, 30 dei casi segnalati (7,5%) risultano essere importati da altri paesi.

A livello nazionale, l’incidenza è stata di 20,3 casi per milione di abitanti, con le incidenze più alte osservate in Abruzzo (59,1/milione), Lazio (58,9/milione) e Sicilia (46,9/milione).

L’età mediana dei casi segnalati è di 31 anni, con un range che va da 0 a 69 anni. La maggior parte dei casi, il 50,9%, rientra nella fascia d’età tra i 15 e i 39 anni, mentre un ulteriore 25% ha più di 40 anni.

Tuttavia, l’incidenza più elevata è stata osservata nei bambini di età compresa tra 0 e 4 anni, con 83,4 casi per milione.

L’impatto sul sistema sanitario

Lo stato vaccinale è noto per 363 dei 399 casi registrati (91%), di cui 323 (89%) non erano vaccinati al momento del contagio, 22 (6,1%) erano vaccinati con una sola dose e 14 (3,8%) con due dosi.

Per i rimanenti 4 casi (1,1%) non era noto il numero di dosi effettuate. Sul totale dei casi notificati, 127 (31,8%) hanno riportato almeno una complicanza.

Le complicanze più frequenti sono state epatite/aumento delle transaminasi (56) e polmonite (54). Inoltre, è stato segnalato un caso di encefalite in un giovane adulto non vaccinato.

La situazione è preoccupante, soprattutto per i casi segnalati nei bambini sotto l’anno di età, troppo piccoli per essere vaccinati. Questi bambini dipendono dalla copertura vaccinale nella popolazione per essere protetti dal morbillo,” precisano gli specialisti dell’ISS.

Circa il 50,1% dei casi (200 su 399) ha richiesto il ricovero in ospedale, mentre ulteriori 64 casi hanno necessitato di una visita al pronto soccorso.