Allarme mutui, le rate esplodono e le richieste calano, ma c’è la soluzione

Allarme mutui, le rate esplodono e le richieste calano, ma c’è la soluzione

Il rialzo dei tassi ha fatto esplodere le rate dei mutui a tasso variabile. Chi ha questo genere di mutuo potrebbe seguire una soluzione poco conosciuta.

L’aumento dei tassi di interesse ha avuto un impatto negativo sul mercato immobiliare. La politica monetaria restrittiva della BCE ha portato ad un aumento dei rendimenti sui mercati monetari, soddisfacendo i risparmiatori.

Tuttavia ha anche fatto aumentare notevolmente il costo del debito, in particolare dei mutui.

Il rialzo dei tassi ha avuto un impatto sui mutui e compravendita immobiliare

L’impennata dei tassi ha avuto un impatto duplice sui mutui. Coloro che avevano un prestito ipotecario a tasso variabile hanno visto un aumento del costo della rata. Coloro che dovevano comprare casa in alcuni casi hanno rinviato l’acquisto o preferito non ricorrere al prestito bancario.

Questa situazione ha portato coloro che dovevano comprare casa a rinviare l’acquisto o ad evitare di ricorrere al prestito ipotecario. Secondo i dati dell’ISTAT, la richiesta di mutui è diminuita del 7,4% nel terzo trimestre del 2022 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, mentre le compravendite immobiliari sono scese dell’1% nello stesso periodo.

Mutuo casa

Le rate dei mutui a tasso variabile sono esplose

Per coloro che hanno un mutuo a tasso fisso, la situazione è stata meno problematica, ma per coloro che hanno un mutuo a tasso variabile, la rata mensile è aumentata notevolmente. Secondo i dati del Codacons, una famiglia con un mutuo a tasso variabile potrebbe pagare fino a 4.200 euro in più all’anno rispetto al 2021.

Secondo il Codacons, i tassi di interesse potrebbero continuare ad aumentare durante tutto il 2023, il che potrebbe portare a ulteriori aumenti delle rate dei mutui a tassi variabili entro la fine dell’anno. Ciò potrebbe rappresentare una sfida per le famiglie che hanno questo prestito.

La possibile soluzione

Una soluzione potrebbe essere quella di rinegoziare il mutuo, ma quale tasso scegliere? Il tasso fisso potrebbe sembrare la scelta più ovvia, ma in realtà potrebbe non essere la soluzione più efficiente. Infatti, il tasso fisso blocca l’aumento della rata, ma allo stesso tempo blocca anche un eventuale calo.

È possibile che i tassi di interesse comincino a diminuire già dal prossimo anno, e con un mutuo a tasso fisso, la rata non scenderebbe. Una soluzione alternativa potrebbe essere quella di optare per un mutuo con Cap, ovvero un tasso variabile con un tetto massimo oltre il quale la rata non può salire. In questo modo, la rata potrebbe diminuire quando i tassi di interesse cominciano a scendere.

In alternativa, è possibile sempre optare per un mutuo a tasso fisso, ma è importante rinegoziare il contratto e considerare il passaggio a un tasso variabile quando il costo del denaro tornerà a calare.