Allarme rifiuti sulle spiagge italiane: il 70% è plastica
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Direttore: Alessandro Plateroti

Allarme rifiuti sulle spiagge italiane: il 70% è plastica

Emilia Romagna spiaggia

Ogni 100 metri ci sono 961 rifiuti: è ciò che emerge dall’indagine di Legambiente su 38 spiagge di 15 regioni italiane.

Sulla base del quadro delineato dall’indagine “Beach litter 2023” di Legambiente, sono stati contati 36.543 rifiuti su 232.800 metri quadrati di area campionata, che ha compreso 38 spiagge di 15 Regioni italiane. Secondo il direttore generale Giorgio Zampetti, “la spiaggia rimane ancora il principale cestino, indifferenziato, delle nostre attività”.

Emilia Romagna spiaggia
Spiagge italiane, lidi

L’indagine di Legambiente

Invece di riempire le discariche, una valanga di rifiuti ha inondato gran parte dei lidi, cosparsi a livelli esorbitanti da cartacce, pezzi di plastica e mozziconi di sigaretta. Legambiente ha preso sotto indagine 15 Regioni, tra cui: Liguria, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Toscana, Lazio, Marche, Abruzzo, Campania, Puglia, Basilicata, Molise, Calabria, Sicilia, Sardegna.

Su 232.800 mq complessivi, sono stati rinvenuti 36.543 rifiuti con una media di 961 rifiuti ogni 100 metri di spiaggia. Dalle indagini è emerso che il 72,5% sono polimeri artificiali/plastica, ma è soprattutto l’aumento dei rifiuti di vetro/ceramica (9,2% del totale) a preoccupare, come le tegole o le piastrelle. Troviamo poi i metalli e la carta, sul 6,8% e il 3,9% dei rifiuti raccolti.

La classifica dei rifiuti spiaggiati

Mentre il materiale da costruzione si attesta il 5,8%, in calo è invece la categoria stoviglie usa e getta, che si trova al nono posto della classifica con il 3% del totale dei rifiuti. Al primo posto i frammenti di plastica (tra 2,5 cm e 50cm) con il 10,9% sul totale, a cui seguono tappi e coperchi con l’8,6% sul totale e mozziconi di sigarette con il 6%.

Al quinto posto, ci sono i cotton fioc in plastica (4% del totale), e i frammenti di polistirolo (tra 2,5 cm e 50 cm) al 3,9 % del totale. Bottiglie e contenitori per bevande rispettivamente al sesto e settimo posto, mentre all’ottavo e decimo posto, con il 3,1% e 3%, altri oggetti di plastica e le bottiglie di vetro (e pezzi di bottiglie di vetro).

I rifiuti nella SUP

Rispetto ai rifiuti di plastica raccolti, il 46% del totale è costituito dai 10+1 oggetti considerati nella SUP (Single Use Plastics), la Direttiva europea che si pone come obiettivo quello di ridurre l’uso delle plastiche monouso, non biodegradabili e non compostabili, e che da gennaio 2022 è applicata in Italia. 

Bottiglie in plastica, inclusi i tappi e anelli si confermano come la tipologia di rifiuti relativa alla “categoria SUP” più trovata in assoluto sulle spiagge campionate. Seguono i mozziconi di sigaretta e le reti e attrezzi da pesca e acquacoltura in plastica entrambe il 15% della “categoria SUP”. 

I bicchieri di plastica rappresentano solo lo 0,7% del totale raccolto ed il 3% degli oggetti SUP, mentre le posate e piatti di plastica rappresentano l’1% degli oggetti SUP. Cannucce e agitatori per cocktail (1% dei rifiuti totali, 3% della SUP), le buste di plastica (2% del totale, 3% della SUP), sacchetti al 55% ed infine, gli assorbenti igienici e palloncini di gomma.

Dal 12 al 14 maggio 2023 torna in tutta Italia il fine settimana di Spiagge e Fondali Puliti, la storica campagna di Legambiente dedicata al monitoraggio e alla pulizia dei rifiuti abbandonati lungo le coste della nostra Penisola e che vedrà in azione centinaia di volontari e cittadini di ogni età.

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ultimo aggiornamento: 10 Maggio 2023 14:47

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