Una tempesta solare di livello G4 sta per colpire la Terra, causando possibili interruzioni delle reti elettriche e dei sistemi GPS.
Il Centro di previsione meteorologica spaziale dell’agenzia statunitense NOAA ha lanciato un avviso di tempesta solare di livello G4, classificata come “severa“. Si tratta della seconda più alta nella scala di intensità. Ecco cosa succederà nel prossimo weekend.
In arrivo una tempesta solare: tutti i rischi
Questo evento potrebbe portare a significative interruzioni della rete elettrica, malfunzionamenti dei sistemi di navigazione satellitare GPS, oltre a rischi per i satelliti e i veicoli spaziali in orbita.
Come riportato da Tgcom24.mediaset.it, gli effetti inizieranno a farsi sentire già da venerdì sera, con un picco atteso per sabato.
Questo è il primo evento di tale intensità registrato dal 2005, e la sua imminenza ha messo in allerta le comunità scientifiche e tecnologiche a livello globale.
Le recenti eruzioni solari tra l’8 e il 9 maggio hanno originato diverse espulsioni di massa coronale (CME), che si stanno dirigendo verso la Terra.
Un fenomeno particolarmente preoccupante è la formazione prevista di una “CME cannibale“, risultante dalla fusione di due o tre CME in una singola e potente ondata di plasma solare.
Le origini della tempesta
La tempesta è il risultato dell’attività di un gigantesco gruppo di macchie solari, noto come AR3664, che si estende per circa 200.000 chilometri, circa 16 volte le dimensioni della Terra.
“La regione AR3664 è caratterizzata da una grande complessità, con campi magnetici molto intensi che causano una situazione particolarmente instabile,” ha dichiarato Mauro Messerotti, docente di Meteorologia spaziale all’Università di Trieste.
La sua estensione lo rende comparabile ad altri grandi eventi storici, come il gruppo di macchie solari di Carrington del 1859, che provocò incendi negli uffici del telegrafo e aurore visibili vicino all’equatore.
Questo tipo di evento si verifica quando una CME rapida supera una più lenta davanti a sé, creando onde d’urto che, una volta entrate in contatto con il campo magnetico terrestre, possono scatenare intense tempeste geomagnetiche.
“L’attività solare si manterrà intensa anche nel prossimo periodo, ci stiamo avvicinando al picco“, ha aggiunto Messerotti, sottolineando l’importanza di monitorare questi sviluppi.