L’alleanza tra Meloni è Trump? Inutile: ecco per quale motivo
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

Meloni e Trump, un’alleanza inutile: “nessun spiraglio di favore”

Giorgia Meloni in aula

L’Italia non otterrà uno sconto sui dazi USA: cosa succederà ora? Ecco perché l’alleanza tra Meloni e Trump potrebbe essere inutile.

“Ha ragione Nigel Farage. È triste dirlo, ma è così”. Con queste parole, fonti della maggioranza (non Fratelli d’Italia) e delle opposizioni hanno commentato le dichiarazioni del leader della Brexit rilasciate ad Affaritaliani.it. L’Italia, nonostante gli ottimi rapporti tra la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e Donald Trump, non otterrà alcun trattamento di favore sugli imminenti dazi che gli Stati Uniti si apprestano ad applicare nei confronti dell’Unione Europea.

Giorgia Meloni durante un discorso

Meloni e Trump: un’alleanza inutile contro i dazi USA

Lo scorso 20 gennaio, la premier era a Washington, cercando di consolidare i rapporti con l’ex presidente USA. Tuttavia, al recente vertice informale dell’Unione Europea a Bruxelles, Meloni si è allineata alle posizioni di Francia e Germania, evitando di aprire uno scontro diretto con il tycoon americano.

L’impatto economico delle misure protezionistiche statunitensi potrebbe rivelarsi pesante per il nostro Paese: si stima una perdita di circa 10 miliardi di euro, con danni soprattutto nei settori della moda e dell’agroalimentare, colpendo prodotti d’eccellenza come vino e formaggi. 

Emmanuel Macron e Olaf Scholz hanno già annunciato ritorsioni da parte dell’UE contro l’America, ma per l’Italia la questione resta critica.

Nonostante i tentativi della premier italiana di organizzare un incontro tra Trump e la presidente della Commissione UE Ursula von der Leyen per una mediazione, al momento non si intravedono spiragli di favore per il nostro Paese.

Unione Europea e il peso della Germania: cosa cambia

L’Italia, con Raffaele Fitto come vicepresidente esecutivo della Commissione UE, deve sottostare alle regole comunitarie e affrontare le ripercussioni economiche imposte dagli USA a tutti i membri dell’UE. 

Secondo fonti del Partito Democratico al Parlamento europeo, il recente voto al Bundestag, che ha visto una convergenza tra CDU-CSU e l’estrema destra di AfD, è stato solo un “incidente di percorso”. 

Il leader Friedrich Merz ha infatti escluso future alleanze con AfD, puntando invece a una nuova Grande Coalizione con SPD o, in alternativa, con i Verdi.

Questa situazione rafforza la posizione della Germania all’interno dell’UE, riducendo ulteriormente le possibilità per Meloni di ottenere concessioni dagli Stati Uniti. 

Elon Musk, con il suo progetto “MEGA – Make Europe Great Again“, per ora non trova terreno fertile a Berlino, nonostante il sostegno di alcuni ambienti sovranisti.

L’Italia tra Bruxelles e Washington: quale futuro?

La strategia di Giorgia Meloni rimane incerta. Da un lato, deve mantenere la coesione con l’UE per proteggere gli interessi economici e gestire i flussi migratori. 

Dall’altro, il legame con Trump non sembra portare benefici concreti. Con il rischio di nuovi dazi e tensioni commerciali, il governo dovrà scegliere con attenzione le prossime mosse per evitare di mettere in crisi il Made in Italy e le nostre aziende.

Leggi anche
“Meloni, ti faccio una proposta”: Cruciani provocatorio, l’affondo alla sinistra

Riproduzione riservata © 2025 - NM

ultimo aggiornamento: 4 Febbraio 2025 17:48

“Meloni, ti faccio una proposta”: Cruciani provocatorio, l’affondo alla sinistra

nl pixel