Allegri torna allo Stadium da ex con l’obiettivo di battere la Juventus e consolidare le ambizioni del Milan.
Sarà una domenica speciale quella che attende Massimiliano Allegri: il tecnico livornese tornerà da avversario allo Stadium, teatro dei suoi successi più importanti alla guida della Juventus. Oggi, però, Allegri veste il rossonero e guida un Milan primo in classifica, reduce da una convincente vittoria contro il Napoli. Il contesto è favorevole: i rossoneri sono in forma, mentre i bianconeri attraversano un momento complicato.

Allegri allo Stadium: un ritorno che vale più di tre punti
La Juventus, allenata da Igor Tudor, è reduce da quattro pareggi consecutivi tra campionato e coppe e ha bisogno di una scossa. Una sconfitta potrebbe aprire scenari delicati per il tecnico croato, già sotto esame per il gioco poco brillante e la scarsa incisività della squadra. Per Allegri, invece, vincere significherebbe certificare il buon avvio di stagione del suo Milan e infliggere una simbolica “ferita” alla sua ex squadra.
Milan, cambi obbligati ma identità chiara
Il Milan si presenterà allo Stadium con qualche defezione. L’espulsione rimediata da Estupiñán contro il Napoli priva Allegri del terzino titolare: probabile l’inserimento di Davide Bartesaghi, anche se il tecnico potrebbe optare per una soluzione più esperta. In dubbio anche Tomori, uscito per un risentimento muscolare: pronto Koni de Winter in caso di forfait.
A centrocampo non sono previsti cambi: il trio Modrić‑Rabiot‑Fofana ha dato equilibrio e qualità nelle ultime uscite. In attacco, sicuro del posto Pulisic, autore di prestazioni sempre più convincenti. Accanto a lui è ballottaggio tra Giménez, Nkunku e Leão. Il portoghese è rientrato da poco dopo un infortunio al polpaccio e potrebbe essere impiegato come arma tattica nella ripresa.
Senza le fatiche europee, Allegri ha avuto tutta la settimana per preparare al meglio la sfida. La sua conoscenza dell’ambiente bianconero potrebbe rivelarsi decisiva. E se davvero riuscisse nello sgambetto alla Juventus, il segnale sarebbe forte: questo Milan è costruito per restare in alto. Con Allegri, l’obiettivo non è solo vincere, ma farlo nei momenti e nei luoghi che contano di più.