Cos’è il “codice calore” attivato dal Ministero della Salute per fronteggiare le ondate di calore e proteggere i soggetti vulnerabili.
Con l’arrivo dell’estate e l’aumento delle temperature, il Ministero della Salute, guidato da Orazio Schillaci, ha attivato una serie di misure per fronteggiare le ondate di calore, tra queste, la circolare emanata dal direttore generale della Prevenzione sanitaria Francesco Vaia introduce il “codice calore”. Questo protocollo prevede percorsi assistenziali preferenziali per i soggetti vulnerabili nei pronto soccorso e l’attivazione degli ambulatori territoriali sette giorni su sette.
Il “codice calore” ha lo scopo di rafforzare l’ordinaria risposta del sistema sanitario, garantendo che le persone maggiormente a rischio, come anziani, bambini e malati cronici, ricevano un’assistenza tempestiva e adeguata. La circolare invita anche a potenziare il servizio di guardia medica e a riattivare le Unità Speciali di Continuità Assistenziale Regionale (USCAR) per favorire l’assistenza domiciliare e ridurre gli accessi impropri ai pronto soccorso.
Misure preventive per le ondate di calore
Oltre all’attivazione del “codice calore“, il Ministero della Salute raccomanda una serie di azioni preventive per mitigare gli effetti del caldo sulla salute pubblica. Tra queste, l’importanza di un’adeguata idratazione, evitare l’esposizione diretta al sole durante le ore più calde della giornata e utilizzare indumenti leggeri e traspiranti.
Il Ministero ha riattivato il numero di pubblica utilità 1500, dedicato a fornire informazioni e indicazioni ai cittadini, e pubblica quotidianamente sul proprio sito i bollettini sulle ondate di calore per 27 città italiane. Questi bollettini includono raccomandazioni su come fronteggiare le alte temperature e indicazioni specifiche per proteggere la salute.
Gli effetti del caldo sul lavoro
Le ondate di calore non rappresentano solo un pericolo per la salute dei cittadini, ma anche per i lavoratori. Il progetto di ricerca AdaptHeat, coordinato dalla Fundación 1º de Mayo con la collaborazione della Fondazione Di Vittorio e finanziato dall’Unione Europea, evidenzia come il rischio di infortuni sul lavoro aumenti del 17,4% durante le ondate di calore. Inoltre, circa il 15% dei lavoratori esposti a condizioni di stress termico soffre di lesioni renali acute o malattie renali.
AdaptHeat propone di sviluppare una direttiva europea per la tutela della salute dei lavoratori, suggerendo misure preventive come l’interruzione del lavoro quando le temperature superano certi limiti e la predisposizione di piani di compensazione finanziaria per i datori di lavoro e i dipendenti. Queste misure includono la progettazione di ambienti di lavoro resilienti al clima e l’adozione di sistemi di climatizzazione e ventilazione.
L’attivazione del “codice calore” e le misure preventive suggerite dal Ministero della Salute e da progetti come AdaptHeat sono passi cruciali per proteggere la salute pubblica e i lavoratori durante le ondate di calore. È fondamentale che tutti, dai cittadini ai datori di lavoro, adottino comportamenti responsabili e seguano le indicazioni fornite per ridurre i rischi associati alle alte temperature.