Sono in corso le ricerche delle due persone disperse nella zona di Barbara, nel marchigiano, dove l’alluvione ha sconvolto l’intera regione.
A lavoro, oltre che le squadre di terra, anche le unità cinefile, i sommozzatori e gli esperti di topografia.
Proseguono anche le operazioni di soccorso, e in particolare nelle province di Ancona, Pesaro-Urbino, Fermo e Macerata. 400, i vigili del fuoco al lavoro, con rinforzi dal Friuli, Veneto, Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Campania, Basilicata, Puglia e Calabria, al fine di offrire un concreto aiuto alla popolazione colpita, liberando le strade dal fango e rimuovendo gli alberi abbattuti a causa degli allagamenti: 1.163, gli interventi complessivi eseguiti ad oggi.
Lo zainetto di Mattia
Intanto è stato trovato lo zainetto da scuola di Mattia, il bambino di 8 anni disperso nella tragica alluvione.
Lo zainetto, identificato dai familiari, è stato rinvenuto ieri, a circa 8 km di distanza dal punto in cui il bimbo era stato travolto dall’acqua, che lo aveva strappato dalla madre, lungo strada tra Ripalta di Arcevia e Castelleone di Suasa.
La posizione comunque potrebbe non essere indicativa rispetto all’ipotetico punto in cui si potrebbe trovare Mattia.
11 le vittime accertate finora, tra Pianello di Ostra, Senigallia, Barbara, Trecastelli, Serra de’ Conti e Rosora. Fabrizio Curcio, capo della Protezione civile, effettuerà sopralluoghi nelle zone colpite, partendo dalle provincie di Pesaro e Ancona. Nel pomeriggio Curcio dovrebbe partecipare ad una riunione presso il Centro Coordinamento Soccorsi (Ccs) presso la Protezione civile regionale delle Marche.
“Risulta evidente che siano necessari diversi interventi per potere mettere in sicurezza il Fiume Misa in particolar modo all’interno dell’abitato di Senigallia e poco a monte dello stesso” recitava già un documento stilato dalla regione Marche nel 2016.