Iran, altri 10 manifestanti condannati a morte

Iran, altri 10 manifestanti condannati a morte

Sono in tutto undici i manifestanti giustiziati in Iran, per aver manifestato contro il regime islamico. Ieri la prima esecuzione.

La situazione di caos in Iran dalla morte della giovane Mahsa Amini continua a perdurare. Numerosi manifestanti, in questi mesi, sono scesi nelle strade per esprimere il proprio dissenso nei confronti del regime islamico e contro la polizia religiosa e la sua azione di repressione.   

Le manifestazioni dopo i mondiali

In occasione dei Mondiali di calcio del 2022, in seguito alla sconfitta dell’Iran contro gli Stati Uniti, numerose persone hanno festeggiato la sconfitta della nazionale di calcio. Questa situazione ha suscitato una risposta repressiva da parte del regime islamico, già intendo a reprimere le precedenti manifestazioni in seguito alla morte della 22enne islamica.   

Il regime islamico ha condannato a morte 11 persone in Iran. Gli individui erano stati arrestati durante le proteste iniziate in settembre, in seguito alla morte di Mahsa Amini. La notizia giunge attraverso una denuncia della ong Iran Human Rights, con sede ad Oslo. 

Secondo quanto appreso, «altre decine di persone rischiano attualmente la pena capitale». Inoltre «la Repubblica Islamica ha intenzionalmente nascosto i nomi dei manifestanti con condanne a morte confermate». Stando a quanto riferito alla ong, «gli imputati non hanno accesso ai loro avvocati». Per questo motivo, non possono avere alcun contatto con i propri familiari. 

Il governo ha messo in atto la prima esecuzione con pena capitale nei confronti del primo manifestante, attraverso l’impiccagione. Mohsen Shekari, arrestato da quasi tre mesi durante le manifestazioni, nella giornata di ieri è stato giustiziato.  

L’annuncio degli attivisti

In questa situazione, gli attivisti che si stanno mobilitando contro il regime hanno preannunciato che altri manifestanti sarebbero stati giustiziati. «Bisogna rispondere in modo forte, con misure concrete a livello internazionale, all’esecuzione di Mohsen Shekari, altrimenti dovremo affrontare esecuzioni quotidiane di manifestanti». Sono queste le dichiarazioni di Mahmood Amiry-Moghaddam, direttore del gruppo di attivisti Iran Human Rights a Oslo.