Iran, altri due uomini giustiziati: “Privato del diritto alla difesa”

Iran, altri due uomini giustiziati: “Privato del diritto alla difesa”

Due uomini giustiziati in Iran, durante le proteste in piazza contro il regime. Uno di loro è stato “privato del diritto alla difesa”.

Altri due uomini sono stati giustiziati dal regime in Iran, in seguito alle manifestazioni tenutesi nelle piazze scaturite dalla morte della giovane Mahsa Amini. L’autorità giudiziaria del Paese ha riferito i due decessi in questione. Stando a quanto riferito dalla magistratura iraniana, i due condannati sono Mohammad Mahdi Karami, 22 anni, e Seyyed Mohammad Hosseini, 39 anni,.  

L’agenzia di stampa locale Mizan Online, ha riferito che “I principali autori del crimine che ha portato al martirio di Rouhollah Ajamian, sono stati impiccati“. Secondo quanto appreso, i due facevano parte di un gruppo di 16 persone, tutte arrestate per l’uccisione del paramilitare Ajamian. 

Di questo gruppo di persone, cinque sono state condannate a morte. Per altri 11 è stata decisa la pena definitiva di 25 anni di reclusione. Tra le 11 persone, ci sarebbero anche diversi minori. Il gruppo aveva preso parte a una cerimonia dedicata al 40esimo giorno dall’uccisione di Hadis Najafir. La giovane è stata uccisa quasi due mesi fa dalla polizia religiosa, durante le manifestazioni per la morte di Mahsa Amini. 

Il giustiziato “provato del diritto alla difesa”

L’avvocato di uno dei giovani ha riferito che il suo assistito è stato “privato del diritto alla difesa”. È questo il caso di Mohammad Mahdi Karami. L’avvocato ha inoltre riferito che il suo cliente aveva iniziato uno sciopero della fame mentre si trovava in carcere. Lo scopo era quello di protestare contro il “rifiuto della mia richiesta di averti come mio avvocato”. Inoltre al giovane giustiziato non è stato nemmeno permesso di poter vedere la sua famiglia prima dell’esecuzione.

Secondo quanto riferito dall’emittente televisiva Bbc, il giovane sarebbe anche stato picchiato a sangue e bendato mentre si trovava recluso in carcere. Il portavoce del Servizio di Azione Esterna dell’Ue, i n questa situazione ha dichiarato: “L’Ue è shockata per l’esecuzione di Mohammad Mehdi Karami e Seyyed Mohammad Hosseini, arrestati e condannati a morte in relazione alle proteste in corso in Iran. È l’ennesimo segno della violenta repressione delle manifestazioni civili da parte delle autorità iraniane. L’Unione europea invita ancora una volta le autorità iraniane a porre immediatamente fine alla pratica fortemente condannabile di imporre ed eseguire condanne a morte contro i manifestanti”.