La serie su Meredith Kercher ‘The Twisted Tale of Amanda Knox’ e il racconto di Amanda Knox. I retroscena sull’opera.
Presto disponibile su Disney+ la serie su Meredith Kercher dal titolo ‘The Twisted Tale of Amanda Knox’ dove verrà raccontato il brutale omicidio di Meredith Kercher, la studentessa britannica di 21 anni in Erasmus a Perugia, trovata morta nel 2007 nella casa che condivideva con altri studenti. La dinamica del delitto e il successivo coinvolgimento di Amanda Knox e del suo fidanzato dell’epoca, Raffaele Sollecito, scatenarono un’ondata mediatica senza precedenti. Ora, proprio la Knox ha deciso di mettere in piedi tale serie con alcuni retroscena svelati a Vanity Fair.

Amanda Knox e la serie su Meredith
La serie sull’omicidio Meredith Kercher vede Amanda Knox coinvolta in prima persona come produttrice. Con lei anche Monica Lewinsky: “Questa storia è stata una storia in cui veri esseri umani – io, ma anche la mia compagna di stanza Meredith, il mio fidanzato Raffaele e persino il procuratore Giuliano Mignini – sono stati sminuiti. Siamo stati messi in piccole scatole e giudicati in base alle etichette che ci sono state affibbiate”, ha fatto sapere la Knox.
“Questa serie lavora davvero per respingere questi contenitori. Non dobbiamo essere limitati da narrazioni in bianco e nero quando pensiamo alle tragedie. E credo che questo sia molto utile in un periodo in cui le persone si isolano e non trovano un terreno comune. Questa storia serve come ammonimento”, ha detto ancora a Vanity Fair.
La scena e il pianto
Per il caso della morte della studentessa britannica, lo ricordiamo, l’unico condannato in via definitiva era stato Rudy Guede, riconosciuto come autore materiale del crimine. Tutte le tappe della triste vicenda di cronaca sono state affrontate nella serie ‘The Twisted Tale of Amanda Knox’ dove la stessa Knox ha raccontato di non aver mai “perso la testa”.
Fatta eccezione per un momento: “Non ho perso la testa sul set tranne quella volta“, le sue parole a Vanity Fair in merito all’interrogatorio vissuto dopo l’omicidio di Meredith. “Abbiamo passato due giorni di 10 ore a girare questa scena da tutte le diverse angolazioni, più e più volte. Sento un profondo senso di responsabilità nel fare le cose per bene, in modo che la prossima persona accusata ingiustamente e che finisce per confessare falsamente si senta più disposta a crederle. Ricordo solo che singhiozzavo“, ha detto facendo intendere di essere rimasta “sconvolta” anche lei stessa dalla scena in questione della serie.