Dopo la condanna per calunnia a Firenze, Amanda Knox torna a Perugia. Per lei un misterioso doppio incontro privato…
Sono giorni piuttosto movimentati per Amanda Knox che dopo essere stata presente all’udienza per il caso di calunnia ai danni di Patrick Lumumba, che per altro l’ha vista essere definita colpevole, successivo alle note vicende per l’omicidio di Meredith Kercher, si sarebbe spostata a Perugia dove avrebbe in programma un doppio incontro misterioso e privato con due figure per lei molto importanti.
Amanda Knox a Perugia: il doppio incontro privato
Secondo quanto si apprende da Il Messaggero, la Knox è pronta a tornare a Perugia. Dopo due anni dall’ultima visita alla città lasciata al volo la notte del 4 ottobre 2011, subito dopo la sua assoluzione in appello per l’omicidio di Meredith Kercher, la donna avrebbe in programma un doppio incontro privato con due figure per lei importanti.
In particolare il primo con l’avvocato Luciano Ghirga con cui ha vissuto i lunghissimi anni di processi sostenuti per scrollarsi di dosso la fama di assassina. Nessuna informazione su data e ora del faccia a faccia ma secondo il quotidiano la donna, in Italia con il resto della famiglia, da suo marito Christopher alla madre e i due bambini, avrà modo di salutare il legale.
Ma non solo. Per Amanda ci sarà, forse, l’occasione anche per un altro incontro. La Knox potrebbe dare un saluto anche a don Saulo Scarabattoli, l’ex cappellano della sezione femminile di Capanne, che con lei ha da sempre mantenuto un ottimo rapporto, dopo i quattro anni di carcere passati a Perugia. Solo dopo questi due incontri privati, la donna e la sua famiglia ripartiranno alla volta dell’America.
La reazione alla condanna per calunnia
Il doppio incontro della Knox arriva, come detto, subito dopo la condanna per calunnia, per altro già scontata, e che l’aveva vista reagire in malo modo nel corso di un’intervista esclusiva a Sky Tg24: “Non ho calunniato Patrick, non ho ucciso la mia amica Meredith. Tornerò qui tutte le volte che devo per lottare contro questa ingiustizia”, aveva detto Amanda.
“Amo questo paese e spero che un giorno potremo veramente capirci. Ci sto provando. Questo verdetto non è giusto e non è corretto. Aspetto le motivazioni della corte, ma certamente faremo ricordo alla Corte di cassazione. Non ho dormito, sono davvero delusa, mi sento triste ma sono determinata. Non ho niente da nascondere e non smetterò mai di dire la verità”, le reazioni della donna alla decisione della Corte d’Assise.