Il noto sito di e-commerce ha comunicato di volersi rifornire direttamente dai proprietari dei marchi e non dai reseller.
Amazon si è ufficialmente separato dai suoi distributori europei con una mail inviata la scorsa settimana a più di 20mila venditori. “Caro venditore – si legge -, nell’ambito di una politica di approvvigionamento attuata a livello europeo, Amazon ha deciso di concentrarsi sull’approvvigionamento dei marchi direttamente dai proprietari. Di conseguenza, ti informiamo che smetteremo di rifornirci di tutti i prodotti da te“.
Si tratta di una decisione che fa eco a quella fatta tempo fa dal noto sito di e-commerce anche negli Stati Uniti. “A breve – chiarisce Paola Marzario, esperta di commercio online – Amazon chiuderà i contratti anche con brand diretti che non realizzano volumi interessanti. La sua politica è di farli lavorare da seller, in modalità self service. In Italia però Amazon lascia molto tempo ai distributori per prepararsi. Quasi tutti, infatti, sono stati avvertiti ora per contratti che scadranno a inizio 2024“.
Le opzioni per i venditori
In una nota, Amazon ha specificato di voler continuare a rifornirsi da grossisti e distributori che sono propietari del marchio o che stipulano accordi di esclusività. Chi non farà nessuna di queste cose dovrà adeguarsi. Le prime “chiusure di contratto” con i vecchi distributori sono previste già dal prossimo aprile. Per vendere sul marketplace le aziende appena “licenziate” dovranno ristrutturarsi anche perché, secondo alcuni dati, per alcune realtà la collaborazione con Amazon rappresentava il 30% dei ricavi totali.