Da Amazon a Google passando per Facebook: tutti a favore dello storico accordo raggiunto al G7 sulla tassazione alle grandi società.
Arrivano le prime reazioni – positive – all’accordo raggiunto in occasione del G7 sulla tassazione alle multinazionali. Da Amazon a Google, le grandi società guardano con fiducia all’accordo e sperano che la discussione possa essere portata avanti anche al G20.
Amazon a favore dello storico accordo raggiunto al G7
“Riteniamo che un processo guidato dall’Ocse per creare una soluzione multilaterale contribuirà a portare stabilità al sistema fiscale internazionale“, ha dichiarato un portavoce di Amazon all’Adnkronos. “L’accordo tra i Paesi del G7 segna un gradito passo in avanti nell’impegno per raggiungere questo obiettivo. Speriamo di vedere proseguire questo dibattito all’interno del più ampio gruppo di Paesi del G20 e della alleanza Inclusive Framework“.
Sì di Google
Anche Google ha detto sì all’accordo facendo sapere, tramite un portavoce, di essere “fortemente a favore dell’iniziativa“. L’auspicio è che si possa arrivare un accordo definitivo che possa essere bilanciato e duraturo.
Via libera da parte di Facebook
Semaforo verde anche da Facebook. Nick Clegg, vicepresidente degli affari globali del noto social network, ha espresso la posizione della società: “Vogliamo che la riforma della tassazione internazionale abbia successo. Riconosciamo che potrebbe significare un carico fiscale maggiore per Facebook, e in diversi Paesi“.
Cosa prevede l’accordo raggiunto al G7
L’accordo raggiunto al G7 prevede che le grandi aziende e i colossi digitali paghino più tasse nei paesi dove fanno registrare i guadagni maggiori. Questo per evitare che possano appoggiarsi a paradisi fiscali nei quali rifugiarsi per alleggerire la morsa fiscale svantaggiando così i Paesi che invece non adottano regimi fiscali agevolati e che quindi risultano meno convenienti.