Tragedia a Napoli, la vittima è deceduta ha causa di una strada che ha bloccato il transito dell’ambulanza. Si apre un’indagine.
Nella zona di Capodimonte, a Napoli, la strada era inaccessibile per l’ambulanza del 118 a causa di un muretto, così i soccorsi decidono di scendere dal mezzo per proseguire a piedi. Ma al loro arrivo, meno rapido di quanto sarebbe dovuto essere, il paziente che richiedeva soccorso era ormai già morto. Le polemiche suscitano anche tra gli esponenti politici che chiedono chiarezza sul caso.
Una misura polemizzata
Da ben tre anni il vincolo murato ha suscitato le polemiche dei residenti della zona, ma una decina di giorni fa quella strada ha provocato la morte di un uomo. La vittima dell’accaduto era un 67enne che si trovava in via Morisani, e in seguito alla tragedia il comune di Napoli potrebbe vedersi denunciato dalla famiglia.
Sarebbe stato lo stesso Comune di Napoli a murare la strada, per pericoli di crollo e per svolgere i lavori di riqualificazione che interesserebbero soprattutto un fabbricato, anch’esso pericolante. Ancora, tuttavia, sembra una missione complicata quella di reperire il titolare.
Francesco Emilio Borrelli e Carlo Restaino, deputato e consigliere di Alleanza Verdi–Sinistra, chiedono di fare chiarezza sul caso. La domanda è se il Comune abbia trascritto sull’albo pretorio la chiusura della strada, e soprattutto se l’abbia comunicata alla Asl “visto che le ambulanze effettuano quel percorso”. “Come è possibile che i mezzi di soccorso come le ambulanze non abbiano le mappe aggiornate?”, chiedono i politici, insistendo sul fatto che “quella di rendere attuali gli itinerari e i percorsi è un’operazione necessaria”.