I ragazzi protagonisti dei filmati hanno goduto e scherzato colpendo con violenza inaudita l’animale e lanciandolo da una finestra.
Raccontare la vicenda accaduta poco tempo fa ad Anagni, in provincia di Frosinone, è difficile anche per scrive. Si tratta di un fatto di cronaca tremendo, caratterizzato da una violenza innata in chi l’ha commesso che ha attirato su di sè anche le ire di Vittorio Feltri che, infatti, l’ha accomunato agli stupri di gruppo dell’ultimo periodo.
Alcuni ragazzi hanno scelto di terminare una festa di compleanno in un agriturismo massacrando una capretta di pochi mesi con gesti inumani per poi far girare i video online. Prima di tutto, hanno caricato l’animale su una carriola per poi buttarlo da una finestra. Poi, come se non bastasse, uno di loro ha preso la rincorsa più volte per prenderla ripetutamente a calci in testa, fino ad ucciderla. I carabinieri, fortunatamente, sono al lavoro per stabilire l’identità dei responsabili di questo atto nefasto.
“Una crudeltà inaudita”
“Le immagini della capretta uccisa a calci lasciano senza parole – ha commentato Giancarlo Righini, assessore alle Politiche Agricole del Lazio -. Un gesto di rara violenza e di una crudeltà inaudita che desta profonda indignazione. Il fatto che la vittima sia un animale dimostra la codardia e la cattiveria di chi è privo di qualsiasi etica morale. Bene la procura che ha già iscritto nel registro degli indagati i due responsabili. Ai proprietari dell’agriturismo va tutta la mia solidarietà e quella della Regione Lazio”.