Alla soglia dei 65 anni, Carlo Ancelotti si appresta a una nuova sfida: guidare la nazionale brasiliana dopo l’esperienza con il Real Madrid.
Il capitolo Real Madrid potrebbe chiudersi nel giugno 2024 per Carlo Ancelotti, stimato tecnico italiano. Non perché l’amore per i Blancos sia esaurito, ma per accogliere un invito speciale: diventare l’allenatore della seleção brasiliana, chiudendo in grande stile la sua carriera.
Ancelotti ha già scolpito il suo nome nella storia del club spagnolo, vincendo dieci titoli in quattro stagioni, incluso la desiderata ‘decima’ Champions League. Le storie di successo e il solido rapporto con il presidente Florentino Perez hanno reso difficile dire addio anticipatamente, nonostante la delusione per l’eliminazione in semifinale di Champions e la doppia sconfitta contro il Barcellona.
Il tecnico sogna il Mondiale
Ma l’attrattiva del Brasile è forte. Ancelotti ha confessato in passato l’ambizione di allenare una nazionale e il Brasile, con un digiuno di successi mondiali che arriva a 24 anni nel 2026, rappresenta una sfida irresistibile. Nel cassetto dei sogni del tecnico c’è la volontà di lasciare il segno nella storia del calcio internazionale, guidando la Seleção alla conquista del tanto agognato titolo.
In preparazione alla Coppa del Mondo del 2026, Ancelotti potrà contare su giocatori di talento come Militao, Rodrygo, Vinicius Jr e Casemiro, con cui ha già lavorato al Real. La loro crescita esponenziale, unita alla filosofia di gioco del tecnico, può fornire un eccellente punto di partenza per rinnovare la squadra brasiliana.
Ednaldo Rodrigues, presidente federale, ha mostrato entusiasmo per questa nuova collaborazione: “Ancelotti è un vincente, mi piace la sua filosofia. È il nostro piano A“, aveva confessato qualche tempo fa. E chissà che il piano A di Rodrigues non si traduca presto nel ritorno del Brasile sulla vetta del calcio mondiale, con Ancelotti come nuovo timoniere della Seleção.