Il vicepresidente del Ppe sulle dichiarazioni di Silvio Berlusconi: “Parole tristi per gli europei che soffrono la tirannia di Putin.”
In seguito alle numerose polemiche suscitate dal leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, anche gli estoni e i placchi del Partito popolare europeo chiedono che il Cavaliere vada in pensione. La richiesta: “È ora che Berlusconi si ritiri”. La dichiarazione della ritrovata amicizia con Vladimir Putin è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
Il Partito popolare europeo vuole Berlusconi a casa
Il vicepresidente del Partito popolare europeo, Paulo Rangel, sulle dichiarazioni del Cavaliere: “Le parole di Berlusconi sono tristi per gli europei che soffrono per la tirannia di Putin.” Tramonta quindi l’era Berlusconi: “Dichiarata l’incompatibilità. Berlusconi pare dedito non alla sopravvivenza di Forza Italia, bensì alla sua distruzione. Il centrodestra non può permettersi una figura come Berlusconi”, dice Randella.
Giorgia Meloni: “Su Ue e Nato chi non ci sta è fuori”
Silvio Berlusconi ha fatto il suo corso e deve uscire dal panorama politico. Giorgia Meloni è la prima a pensarla in questo modo: con queste basi, il governo non poteva nascere. A questo punto la futura premier ha offerto una dimostrazione di leadership. Ha ribadito la fedeltà alla Ue e alla Nato.
“Non ci stancheremo mai di dire che Putin è un criminale di guerra”. Sono queste le parole di Manfred Weber, che si disconosce da Silvio Berlusconi condannando il suo “riavvicinamento” con lo zar della Russia.
Il capogruppo del partito Popolare europeo, di cui anche Forza Italia fa parte: “La Russia ha attaccato nuovamente Kiev con quasi trenta droni, uccidendo innocenti, tra cui una donna incinta”. E continua: “Non passa giorno senza che Putin e il suo regime diano notizie terribili e menzogne. Putin deve perdere e l’Europa non smetterà mai di sostenere l’Ucraina. Mai. Questo messaggio ci unisce“.