Andrea Cassarà, l’ex campione indagato per aver filmato 15enne sotto la doccia

Andrea Cassarà, l’ex campione indagato per aver filmato 15enne sotto la doccia

L’ex storico campione della scherma Andrea Cassarà è indagato dalla Procura di Brescia per produzione di materiale pedopornografico.

Possibili guai per Andrea Cassarà, storico ex campione della scherma e oggi allenatore. L’uomo è indagato per produzione di materiale pedopornografico. L’ex schermidore di Passirano, secondo le accuse avrebbe filmato una ragazzina di 15 anni mentre si faceva la doccia. La notizia è arrivata da Il Giornale di Brescia e successivamente dall’Ansa.

L’indagine su Andrea Cassarà

Andrea Cassarà

Secondo quanto si apprende, l’ex campione italiano di scherma Andrea Cassarà, che vanta ben due ori olimpici e otto titoli iridati in carriera, è indagato dalla procura di Brescia per “produzione di materiale pedopornografico”.

Dalle informazioni filtrate in queste ore, sembra che i carabinieri, nei giorni scorsi, gli abbiano sequestrato il telefono che ora dovrà essere analizzato. L’accusa è quella di aver filmato una ragazzina di 15 anni mentre si faceva la doccia. L’indagine sarebbe nata dalla denuncia di questa giovanissima che si sarebbe accorta della presenza di un telefonino mentre si stava lavando al centro sportivo San Filippo.

Il racconto della giovane

Al momento non ci sono informazioni relative a dichiarazioni dell’ex atleta e ora allenatore, ma solo la ricostruzione di quanto sarebbe capitato alla giovane vittima.

La ragazza, come riferito da il Giornale di Brescia, si sarebbe accorta che qualcuno la stava filmando mentre si trovava sotto la doccia. La 15enne non avrebbe visto chi, forse attraverso una grata, teneva in mano il cellulare che riprendeva ma avrebbe comunque sporto denuncia.

Da qui, ecco che i militari hanno acquisito i video delle telecamere di sicurezza esterni alla palestra. Filmati che avrebbero messo nei guai proprio Cassarà. L’uomo sarebbe stato visto in una zona compatibile a quella indicata dalla presunta vittima. Anche l’orario sembra essere compatibile col racconto.

A seguito di questi primi accertamenti, è arrivata la decisione della procura di Brescia di indagare l’ex schermidore e sequestrargli il cellulare alla ricerca di eventuali riscontri.