Andreea Rabciuc, il terribile esito della tac alle ossa

Andreea Rabciuc, il terribile esito della tac alle ossa

Effettuata la tac alle ossa prevista in queste ore sui resti di Andreea Rabciuc. Ecco cosa è emerso dalle analisi specialistiche.

Ci sono finalmente novità sui recenti esami effettuati sulle ossa ritrovate nel casolare per quanto concerne il caso di Andreea Rabciuc. Era attesa per queste ore la tac sui resti e, appunto, sulle ossa che a quanto pare hanno fatto emergere dei dettagli importanti sulla morte della giovane ragazza, scomparsa il 12 marzo del 2022 dopo un litigio con il fidanzato Simone Gresti.

Andreea Rabciuc, l’esito della tac alle ossa

In queste ore è stata effettuata la Tac sulle ossa ritrovate all’interno del casolare e apparentemente lesionate in seguito a una caduta dall’alto. L’ipotesi principale sulla morte della Rabciuc è che la giovane possa essere morta per impiccagione con l’ausilio di una sciarpa trovata legata a una trave di legno all’interno dell’edificio.

Secondo quanto emerso dall’autopsia, sui resti sarebbe stata riscontrata un’interruzione di un processo osseo della base cranica, un osso molto sottile. Di fatto la tac ha quindi confermato quanto già si era appreso.

“Siamo in attesa della refertazione ufficiale dopo l’indagine radiografica e la Tac. Non sembra che ci siano elementi nuovi rispetto a quanto già trapelato dai primi accertamenti dell’indagine macroscopica”, le parole ai cronisti della Rai da parte del Dottor Cristiano Cortucci, consulente di Simone Gresti, fidanzato della povera Andreea.

Secondo le prime evidenze, non risulterebbe nessuna frattura della scatola cranica, delle vertebre cervicali e delle ossa degli arti superiori ed inferiori.

Il fidanzato unico indagato

Sul caso della povera Andreea si sta ancora indagando per scoprire come siano andate veramente le cose. In tale ottica, resta unico indagato Simone Gresti, allora fidanzato della 26enne. Su di lui pendono anche le accuse di sequestro di persona e spaccio di sostanze stupefacenti.

Gresti, va detto, ha sempre sostenuto di non avere nulla a che fare con la sparizione della giovane avvenuta il 12 marzo 2022.

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