Andretti chiede aiuto al congresso Usa per l’ingresso in F1

Andretti chiede aiuto al congresso Usa per l’ingresso in F1

Come il Congresso USA ha sfidato Liberty Media sulla gestione anticoncorrenziale in F1, sollevando questioni di antitrust.

La F1, uno degli sport più seguiti e prestigiosi a livello globale, si trova ora al centro di una controversia che ha coinvolto nientemeno che il Congresso degli Stati Uniti. La squadra Andretti, nonostante l’approvazione iniziale da parte della FIA, ha visto negarsi l’ingresso anticipato nel mondo della Formula 1 da parte della Formula One Management (FOM). Una decisione che ha scatenato reazioni a catena fino a toccare le alte sfere della politica americana.

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Liberty Media sotto la lente d’ingrandimento del Congresso USA

L’intervento del Congresso, evidenziato da una lettera inviata a Greg Maffei, presidente e CEO di Liberty Media, solleva preoccupazioni riguardanti possibili pratiche anticoncorrenziali che ostacolerebbero l’ingresso di due giganti americani, Andretti Global e General Motors, nella Formula 1. Questa mossa è stata appoggiata dall’invocazione dello Sherman Act, una legge antitrust del 1890, che mira a prevenire le restrizioni irragionevoli alla concorrenza. La questione si complica con la possibile reintroduzione del marchio Cadillac, di proprietà di GM, nel mercato europeo. Un fattore che potrebbe generare significativi impieghi e risonanza nel settore automobilistico americano.

Le squadre esistenti in Formula 1, prevalente europee, potrebbero vedere in Andretti e GM un avversario temibile che potrebbe alterare l’equilibrio corrente del mercato delle corse. Questo si traduce in un intrigo che va oltre il semplice sport, toccando questioni di mercato e di politica internazionale. La decisione della FOM di non ammettere Andretti Global, a dispetto delle regole del Patto della Concordia che prevede fino a 12 squadre. Suscita interrogativi sulla loro logica e sulla gestione della competizione.

Il dibattito sul pagamento della quota di ingresso e l’evoluzione della F1

L’attuale quota di ingresso per la F1 è fissata a 200 milioni di dollari, ma con il potenziale rinnovo del Patto della Concordia, questo importo potrebbe aumentare significativamente. Questo mette Andretti in una posizione difficile: pagare ora la quota e partecipare subito alla divisione dei proventi, o attendere e rischiare un aumento della quota. Il dibattito si intensifica con le posizioni forti espresse da membri del Congresso come il repubblicano John James, che accusa la FOM di comportamenti da cartello.

Nonostante la pressione politica, resta incerto il potere del Congresso di influenzare direttamente la FOM, data la sua sede legale nel Regno Unito. Tuttavia, la partecipazione attiva del Congresso potrebbe costringere Liberty Media a riconsiderare la sua posizione e a facilitare un dialogo più aperto tra Andretti e le squadre di Formula 1 esistenti.