Il caso di Angel Di Maria, minacciato di morte in Argentina dai narcos. Una situazione allarmante che solleva questioni sulla sicurezza.
L’ex calciatore della Juventus, Angel Di Maria, è finito nel mirino dei narcos in Argentina, un episodio che ha scosso l’opinione pubblica e messo in allarme le autorità locali. Il centrocampista del Benfica, noto per il suo passato illustre nei club europei come PSG e Real Madrid, è stato minacciato di morte in modo diretto e spietato, ponendo nuovamente l’accento sulla pericolosa situazione di sicurezza a Rosario, sua città natale. Riportato da Sportmediaset.
La minaccia: un avvertimento crudele
La polizia della provincia di Santa Fe, già alle prese con la grave ondata di violenza legata al traffico di droga, si trova ora a dover indagare su un episodio inquietante avvenuto proprio a Rosario. Una macchina sospetta ha lasciato un cartello minatorio davanti alla casa di campagna della famiglia Di Maria, un messaggio che non lascia spazio a interpretazioni: “Dite a vostro figlio Angel di non tornare più a Rosario, altrimenti uccideremo un membro della sua famiglia“. Una dichiarazione di guerra che sottolinea la gravità del fenomeno criminale nella regione e la sfida che rappresenta per le autorità locali. Come scritto da Sportmediaset.
Un contesto di violenza e intimidazioni
Questo episodio non rappresenta un caso isolato nell’ambiente del calcio argentino. Anche Lionel Messi, attualmente all’Inter Miami, ha dovuto affrontare situazioni simili, con attacchi diretti a interessi familiari a Rosario. Questi eventi evidenziano una preoccupante tendenza di mirare a figure pubbliche e loro familiari come forma di intimidazione o vendetta, alimentando un clima di insicurezza e paura.
La situazione di Angel Di Maria ha riacceso i riflettori sulla questione della sicurezza dei giocatori argentini e delle loro famiglie, soprattutto quelli che mantengono legami stretti con la loro terra d’origine. Mentre le indagini proseguono, la comunità internazionale e gli appassionati di calcio restano in attesa di sviluppi, sperando che la giustizia possa fare il suo corso e garantire sicurezza e serenità agli interessati.