Angela Carini testimonial per il Ponte sullo Stretto di Messina: la pugile diventa bersaglio di ironie e accuse sui social.
La scelta di Angela Carini come testimonial per la campagna pubblicitaria di Webuild, legata alla costruzione del controverso Ponte sullo Stretto di Messina, ha scatenato una tempesta di commenti ironici e sfottò sui social media.
La pugile italiana, già nota per la sua partecipazione alle Olimpiadi di Parigi 2024, è stata al centro di un acceso dibattito online, dove il suo coinvolgimento nel progetto è stato ampiamente deriso e criticato.
La pubblicità di Angela Carini e le conseguenze sui social
Angela Carini, come riportato da Notizie.virgilio.it, è stata selezionata per rappresentare la “passione” nella campagna Webuild.
Il video, prodotto prima delle Olimpiadi di Parigi 2024, vede la pugile parlare di: talento, sacrificio, grinta e determinazione.
“Ho sempre detto due parole: il talento ok c’è, ma deve essere allenato anche quello“, dichiara Carini nello spot, continuando con un messaggio motivazionale
“Cadi e ti rialzi. L’avversario più difficile è vincere te stessa,” conclude la pugile, in un messaggio che, nelle intenzioni, avrebbe dovuto ispirare e motivare il pubblico.
Gli utenti, sempre pronti a esprimere opinioni taglienti, hanno subito associato la figura dell’azzurra alla sua controversa uscita contro l’algerina Imane Khelif durante le Olimpiadi.
Utilizzando, dunque, questo episodio per fare ironia sulla sua partecipazione allo spot del Ponte sullo Stretto.
Uno dei commenti più virali recita: “Carini testimonial del Ponte sullo Stretto. Molto indicata come scelta, una che non porta a termine un incontro per un’opera che non sarà mai portata a termine“.
Un effetto boomerang inaspettato
L’effetto boomerang della scelta di Angela Carini come volto della campagna di Webuild è stato tanto inaspettato quanto dirompente.
Nonostante il video promozionale fosse stato girato prima delle Olimpiadi e della controversia che ha coinvolto l’azzurra e Khelif, il tempismo della sua diffusione ha finito per essere particolarmente sfortunato.
Altri atleti coinvolti nella campagna, come Caterina Banti, Alice Bellandi, Zaynab Dosso e Antonella Palmisano, non sono stati soggetti alla stessa ondata di critiche.