Papa Francesco: “La Quaresima sarà un tempo favorevole per dare un senso di speranza alla crisi che stiamo vivendo”

Papa Francesco: “La Quaresima sarà un tempo favorevole per dare un senso di speranza alla crisi che stiamo vivendo”

L’Angelus di Papa Francesco di domenica 14 febbraio: “Non dimentichiamo la vicinanza, la compassione e la tenerezza”.

CITTA’ DEL VATICANO – L’Angelus di domenica 14 febbraio di Papa Francesco a porte aperte. Per la seconda volta consecutiva il Pontefice si è affacciato dal suo studio per recitare la preghiera con i fedeli presenti in Piazza San Pietro. Nel consueto messaggio Bergoglio ha rivolto un pensiero ai migranti e ha introdotto un periodo molto importante per la Chiesa come quello della Quaresima.

Papa Francesco: “Gratitudine per le persone che collaborano in favore dei migranti”

Nel consueto messaggio domenicale il Pontefice ha rivolto lo sguardo verso i migranti: “Guardo con gratitudine all’impegno di coloro che collaborano in favore di queste persone [..]. Oggi mi associo ai Vescovi della Colombia nell’esprimere riconoscenza per la decisione delle Autorità colombiane di implementare lo Statuto di Protezione Temporanea per i migranti venezuelani presenti nel Paese, favorendone l’accoglienza, la protezione e l’integrazione“.

Non può mancare oggi – ha aggiunto il Pontefice – un pensiero ed un augurio ai fidanzati e agli innamorati. Li accompagno con la mia preghiera e li benedico”.

Papa Francesco

“La Quaresima è simbolo di speranza”

Da parte di Papa Francesco un pensiero anche al periodo di Quaresima: “Mercoledì prossimo (17 febbraio n.d.r.) inizieremo la Quaresima. Sarà un tempo favorevole per dare un senso di fede e di speranza alla crisi che stiamo vivendo. E non voglio dimenticarmi le tre parole che fanno capire lo stile di Dio. Non dimenticare: vicinanza, compassione e tenerezza […]“.

“Oggi – ha concluso – è la festa dei Santi Cirillo e Metodio […]. Saluto con affetto tutte le comunità che vivono nei territori evangelizzati dai Santi Fratelli […]. Questi due non hanno avuto paura di trovare vie nuove per comunicare il Vangelo. E che la loro intercessione accresca nelle Chiese cristiane il desiderio di camminare verso una piena unità nel rispetto delle differenze […]“.