L’Angelus di Papa Francesco di domenica 24 gennaio: “Questa giornata è dedicata alla Parola di Dio”.
CITTA’ DEL VATICANO – Nell’Angelus di domenica 24 gennaio, svoltosi a porte chiuse per l’emergenza coronavirus, Papa Francesco ha ricordato che “il brano evangelico ci mostra il passaggio del testimone da Giovanni Battista a Gesù […]. In questo testo, il tempo va inteso come la durata della storia della salvezza operata da Dio […]. Salvezza che non è automatica, è un dono d’amore e come tale offerto alla libertà umana. Sempre, quando si parla di amore, si parla di libertà. Un amore senza libertà non è amore […]“.
Il ricordo per il senzatetto morto a pochi metri da Piazza San Pietro
Il Pontefice dopo l’Angelus si è rivolto ai fedeli: “Questa domenica è dedicata alla Parola di Dio […]. Abbiate l’abitudine di portare sempre un piccolo Vangelo in tasca, nella borsa, per poterlo leggere durante la giornata, almeno tre, quattro versetti. Il Vangelo sempre con noi […]“.
Da parte di Francesco un pensiero al clochard morto al Vaticano: “Il 20 gennaio è stato trovato senza vita a causa del freddo un nigeriano di 46 anni, di nome Edwin. La sua vicenda si è aggiunta a quelle di tanti altri senzatetto deceduti a Roma nelle stesse drammatiche circostanze […]. Ci sia di monito quanto detto da San Gregorio Magno, che, dinanzi alla morte per freddo di un mendicante, affermò che quel giorno non si sarebbero celebrate Messe perché era come il Venerdì Santo […]”.
Un messaggio ai giornalisti
In conclusione il Pontefice ha inviato un messaggio a tutti i giornalisti nel giorno della memoria di San Francesco di Sales, il loro patrono: “Esorto tutti i media e i comunicatori ad andare a vedere, anche là dove nessuno vuole andare, e a testimoniare la verità […]“. Un pensiero anche per le famiglie in difficoltà in questo periodo: “Coraggio, andiamo avanti“.