L’Angelus di Papa Francesco di domenica 3 gennaio: “Il Vangelo di questa domenica ci porta indietro, prima della nascita di Gesù”.
CITTA’ DEL VATICANO – Nell’Angelus di domenica 3 gennaio 2021 Papa Francesco si è soffermato sul Vangelo: “La Parola di Dio non ci offre un episodio della vita di Gesù, ma ci parla di Lui prima che nascesse. Ci porta indietro, per svelarci qualcosa su Gesù prima che venisse tra noi […]“.
“Dio si è fatto fragilità per toccare da vicino le nostre”
Il Pontefice si è rivolto ai fedeli: “Dio si è fatta fragilità per toccare da vicino le nostre fragilità. Dunque, dal momento che il Signore si è fatto carne, niente della nostra vita gli è estraneo. Non c’è nulla che Egli disdegni, tutto possiamo condividere con Lui, tutto. Caro fratello, cara sorella, Dio si è fatto carne per dirci, per ti ama proprio lì, che ci ama proprio lì, nelle nostre fragilità; proprio lì, dove noi ci vergogniamo di più, dove tu ti vergogni di più. E’ audace questo, è audace la decisione di Dio: si fece carne proprio lì dove noi tante volte ci vergogniamo; entra nella nostra vergogna per fari fratello nostro, per farsi fratello nostro, per condividere la strada della vita“.
“Rispettiamo le restrizioni”
Dopo l’Angelus, Bergoglio si è rivolto ai fedeli: “Come cristiani rifuggiamo dalla mentalità fatalistica o magica: sappiamo che le cose andranno meglio nella misura in cui, con l’aiuto di Dio, lavoreremo insieme per il bene comune, mettendo al centro i più deboli e svantaggiati. Non sappiamo che cosa ci riserverà il 2021, ma ciò che ognuno di noi e tutti insieme possiamo fare è impegnarci un po’ di più a prenderci cura gli uni degli altri e del creato, la nostra casa comune […]“.
“Ho letto – ha concluso il Pontefice – sui giornali che in un Paese, per fuggire dal lockdown e fare le vacanze, sono usciti con più di 40 aerei. Quella gente non ha pensato a coloro che rimanevano a casa, ai problemi economici di tanta gente che il lockdown ha buttato a terra. Soltanto, fare le vacanze e fare il proprio piacere“.