L’Angelus di Papa Francesco di domenica 8 marzo 2020: “Incoraggio i fedeli a vivere questo momento con la forza della fede”.
CITTA’ DEL VATICANO – L’Angelus di Papa Francesco di domenica 8 marzo 2020. Il Pontefice per la prima volta non si è potuto affacciare dalla finestra della Santa Sede per l’emergenza coronavirus. Il Santo Padre, comunque, a conclusione del suo discorso ha ‘violato’ il divieto salutando le persone affacciandosi dalla sua consueta postazione.
L’Angelus di Papa Francesco
Tra Siria e coronavirus. Il Pontefice in conclusione del suo Angelus ha voluto salutare le persone che in piazza hanno voluto ricordare il momento complicato della Siria. Ma c’è ampio spazio anche per il Covid-19.
“Cari fratelli e sorelle, buongiorno – ha esordito Papa Francesco citato dal sito di Tgcom24 – è un po’ strana questa preghiera dell’Angelus di oggi con il Papa ingabbiato nella biblioteca, ma io vi vedo, vi sono. E anche vorrei incominciare ringraziando quel gruppo che si manifesta e lotta per i dimenticati di Idlib, grazie, grazie per quello che fate. Ma questo modo di oggi di pregare l’Angelus lo facciamo per compiere le disposizione preventive, per evitare piccoli affollamenti di gente che può favorire la trasmissione del virus. Sono vicino con la preghiera alle persone che soffrono per l’attuale epidemia di coronavirus e a tutti coloro che se ne prendono ora. Incoraggio i fedeli a vivere questo momento difficile con la forza della fede, la certezza della speranza e il fervore della carità“.
Chiusi i Musei Vaticani
Intanto, la Santa Sede si blinda per evitare la diffusione del contagio. Musei Vaticani, come da decreto ministeriali, chiusi fino al prossimo 3 aprile e non possiamo escludere ulteriori provvedimenti rigidi. Al momento è prevista solo l’Udienza Generale dell’11 marzo in streaming ma l’idea è quella di prorogare questa misura anche nelle prossime settimane. Ma la decisione sarà presa tra giovedì 12 e venerdì 13.
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