L’Angelus di Papa Francesco del Lunedì dell’Angelo: “La tomba di Gesù è stata scoperchiata dall’aiuto del Signore”.
CITTA DEL VATICANO – L’Angelus di Papa Francesco del Lunedì dell’Angelo per il secondo anno consecutivo a porte chiuse per l’emergenza coronavirus. Nonostante una Piazza San Pietro aperta, il Pontefice ha preferito recitare la preghiera dalla Biblioteca del Palazzo Apostolico Vaticano.
L’Angelus di Papa Francesco
Il Pontefice ha esordito spiegando il significato del Lunedì dell’Angelo: “Si chiama così perché ricordiamo l’incontro dell’Angelo con le donne giunte al sepolcro […]. L’evangelista Matteo narra che in quell’Alba di Pasqua vi fu un grande terremoto […]. Quella grande pietra (il sepolcro n.d.r), che avrebbe dovuto essere il sigillo della vittoria del male e della morte, è stata messa sotto i piedi, diventa sgabello dell’Angelo del Signore […]“.
“L’immagine dell’angelo seduto sulla pietra del sepolcro – ha aggiunto – è la manifestazione concreta, visiva, della vittoria di Dio sul male, la manifestazione della vittoria di Cristo sul principe di questo mondo, la manifestazione della vittoria della luce sulla tenebre […]. Dalle parole dell’angelo possiamo raccogliere un prezioso insegnamento: non stanchiamoci mai di cercare il Cristo risorto, che dona la vita in abbondanza a quanti lo incontrano. Trovare Cristo significa scoprire la pace del cuore […]“.
Il messaggio agli anziani e ai malati
Il Pontefice dopo l’Angelus ha rivolto il pensiero “agli anziani, ai malati, collegati dalle proprie case o dalle case di riposo e di cura. A essi invio una parola di incoraggiamento e di riconoscenza per la loro testimonianza. Sono loro vicino. A tutti auguro di trascorrere con fede questi giorni dell’ottava Pasqua in cui si prolunga la memoria della risurrezione di Cristo. Cogliete ogni buona occasione per essere testimoni della gioia e della pace del Signore Risorto. Buona, serena e santa Pasqua a tutti. Per favore non dimenticatevi di pregare per me”.