Il giallo della donna morta a Marsala ha trovato finalmente la verità: cosa è successo davvero ad Anna Peralta e il ruolo del figlio.
Continuano a moltiplicarsi i casi di violenza in Italia. Dopo i tristi fatti recenti nel Milanese ai danni di una 37enne, ecco il giallo di Marsala, in provincia di Trapani. Una donna, Anna Peralta, è stata uccisa a colpi dal figlio. La scoperta è stata fatta dopo che, inzialmente, si era pensato si fosse gettata dal balcone. Gli accertamenti, invece, hanno rivelato ben altro.
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Il caso di Anna Peralta, picchiata e uccisa: i fatti
Sono ore di sgomento a Marsala, in provincia di Trapani, dove il caso legato alla morte di Anna Peralta, una donna di 84 anni, si sarebbe arricchito di una atroce verità. La signora è morta il 19 febbraio ma era arrivata in ospedale tre giorni prima. Inizialmente si era parlato di un avvelenamento da farmaci e successivamente si era ipotizzato anche un gesto volontario con una caduta dal balcone. L’ultima ricostruzione dei fatti fornita dai carabinieri del Comando provinciale di Trapani è molto diversa e chiama in causa anche il figlio che l’avrebbe picchiata brutalmente portandola, appunto, alla morte.
La posizione del figlio della vittima
Secondo quanto si apprende da Rainews, dopo le iniziali ipotesi legate alla morte della donna, le autorità avrebbero iniziato a sospettare del figlio. In particolare dopo che dagli accertamenti medici è emersa però la presenza di un’emorragia interna provocata da lesioni alla milza. In questo senso, le forze dell’ordine hanno interrogato il figlio della 84enne e si sarebbero convinti sempre più del fatto che l’uomo abbia picchiato a morte la madre.
Stando alle ricostruzioni degli agenti riprese sempre da Rainews, la pista sul figlio sembra chiara. Pare che l’uomo avesse avuto, nel corso del tempo, diversi scontri con la madre a causa di questioni legate alla richiesta di soldi per comprare della droga. Nel corso dell’interrogatorio, l’uomo si è dichiarato innocente ma è stato comunque fermato con l’accusa di omicidio preterintenzionale e condotto nel carcere di Trapani. Nelle prossime ore il gip dovrà decidere se convalidare o meno il fermo.