Risale a luglio del 2022 il caso di Annamaria D’Eliseo, inizialmente ritenuto un suicidio: spunta il nome di chi potrebbe averla uccisa.
Dopo un anno e mezzo di indagini, la morte di Annamaria D’Eliseo – trovata impiccata in un garage di Lanciano (Chieti) il 15 luglio 2022 – si rivela un presunto omicidio. Il marito Aldo Rodolfo Di Nunzio, che si è sempre ritenuto innocente, è stato arrestato con l’accusa di omicidio volontario aggravato.
La morte di Annamaria D’Eliseo
Era stato proprio Di Nunzio a lanciare l’allarme il 15 luglio 2022 quando la moglie fu rinvenuta morta. Chiamando i servizi di emergenza, aveva raccontando di aver trovato Annamaria D’Eliseo, donna di 60 anni, impiccata in una rimessa esterna alla villetta di famiglia a Lanciano.
L’uomo ha raccontato di averla trovata appesa al soffitto, con una scala vicino, e di aver cercato di salvarla. Inizialmente si era pensato a un suicidio, ipotesi avanzata dallo stesso coniuge, che si era sempre professato innocente.
Ma da tempo gli inquirenti indagavano su Aldo Rodolfo Di Nunzio, per cui già la scorsa estate il procuratore aveva presentato una richiesta di custodia cautelare, respinta però dal gip.Successivamente, però, le analisi della scena e l’autopsia, hanno dato altri riscontri e si era parlato di presunto omicidio.
Un arresto sconvolgente
Nel pomeriggio di oggi, giovedì 11 gennaio, Aldo Rodolfo Di Nunzio – marito 71enne di Annamaria D’Eliseo – è stato arrestato e condotto nel carcere di Lanciano, accusato del delitto della moglie, una bidella 60enne trovata senza vita nel garage della loro abitazione il 15 luglio 2022.
La svolta è arrivata a un anno e mezzo dal ritrovamento del cadavere della donna, che secondo il marito, vigile del fuoco in pensione, era morta suicida, impiccandosi con un filo elettrico nella cantina della loro casa di via Iconicella. Ma per gli inquirenti si tratta di un femminicidio.