Il 19 gennaio 1940 nasceva a Palermo Paolo Borsellino, simbolo della lotta alla mafia e martire della giustizia.
Il 19 gennaio 1940 nasceva a Palermo Paolo Borsellino, simbolo della lotta alla mafia grazie al suo impegno al fianco di Giovanni Falcone. I due magistrati, tragicamente eliminati dalla criminalità organizzata, sono diventati martiri della giustizia, bandiera della resistenza alla mala vita.
Gli inizi di Paolo Borsellino, il magistrato più giovane nella storia dell’Italia
Nato a Palermo, Borsellino diventa magistrato a soli 23 anni stabilendo un particolare record nel mondo della magistratura italiana.
Diventa un personaggio di spicco già a trentanove anni, in seguito a una maxi inchiesta sui rapporti tra la mafia e lo Stato. Le sue indagini suscitano un grande clamore mediatico facendo di Borsellino uno dei personaggi più in vista del momento.
Il pool antimafia e le indagini contro Cosa Nostra
Negli anni Ottanta nasce il pool antimafia che riunisce i magistrati e gli investigatori più in vista per quanto riguarda la lotta alla mafia.
Il suo lavoro, insieme con quello dei suoi colleghi, lo porterà inevitabilmente sulla lista nera della criminalità organizzata siciliana che, ormai con le spalle al muro, vede nell’omicidio l’unica via di fuga possibile.
La morte di Paolo Borsellino e la strage di via D’Amelio
Paolo Borsellino sarà ucciso il 19 luglio 1992 in via D’Amelio. Il magistrato si era recato in visita alla madre, accompagnato come sempre dagli uomini della sua scorta.
Al momento del passaggio del giudice, una FIAT carica di esplosivo sarebbe esplosa provocando la morte di Paolo Borsellino e quasi tutti gli uomini della scorta.
L’unico sopravvissuto sarebbe stato Antonio Vullo, che al momento dell’esplosione stava parcheggiando una delle macchine della scorta.