A un anno dalla tragedia di Brandizzo, in cui cinque operai persero la vita, sono previste diverse commemorazioni.
Un anno fa, tra il 30 e il 31 agosto, la comunità di Brandizzo, in provincia di Torino, fu scossa da una tragedia sul lavoro che costò la vita a cinque operai. Durante la notte, un treno in corsa a 160 chilometri all’ora travolse e uccise cinque uomini che stavano lavorando sui binari. Questo evento drammatico ha lasciato una ferita profonda nella comunità e ha aperto un’inchiesta complessa che, a oggi, non è ancora chiusa.
Il primo avversario della tragedia di Brandizzo
La Procura di Ivrea ha avviato un’indagine che coinvolge diversi indagati, tra cui caposcorta di RFI, e capocantiere della Sigifer, la ditta incaricata dei lavori di manutenzione. Tra gli indagati ci sono anche i dirigenti di RFI e diversi membri della Sigifer. Le vittime – Kevin Laganà, 22 anni, Michael Zanera, Giuseppe Sorvillo, Giuseppe Aversa e Giuseppe Saverio Lombardo – furono investite senza possibilità di scampo. Lasciando dietro di sé famiglie e amici sconvolti dal dolore.
Commemorazioni e ricordi per onorare le vittime
In occasione del primo anniversario di questa tragica vicenda, sono state organizzate diverse iniziative per ricordare i cinque operai. Il 30 agosto si è svolta una commemorazione ufficiale presso la lapide nella piazza della stazione di Brandizzo, alla presenza delle autorità locali e dei sindacati. Questo momento di riflessione è stato seguito da un convegno. In cui si è discusso delle condizioni di lavoro in Italia. Con l’intervento del presidente della commissione d’inchiesta sulle condizioni di lavoro della Camera dei Deputati.
La giornata è proseguita con l’inaugurazione della mostra fotografica “Morire sui binari”, aperta al pubblico fino al 13 settembre nel Palazzo comunale. La sera stessa, una messa presso la chiesa di San Giacomo Apostolo è stata seguita da una fiaccolata fino alla stazione, un gesto simbolico per mantenere viva la memoria delle vittime.
Il 31 agosto, una manifestazione organizzata da varie sigle sindacali e associazioni di lavoratori ha ribadito l’importanza della sicurezza sul lavoro, denunciando un sistema di appalti che, a loro avviso, non tutela adeguatamente la vita umana. Altre iniziative, come la Settimana del lavoro sicuro, organizzata da associazioni e sindacati. Hanno lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di prevenire tragedie simili in futuro.
Queste commemorazioni sono un’occasione per riflettere sulla sicurezza sul lavoro e per chiedere che venga fatta giustizia per le vittime di Brandizzo. La comunità, insieme ai familiari delle vittime, non intende dimenticare e continua a chiedere risposte. “Kevin vive in ognuno di noi”, ripetono gli amici e i parenti del giovane operaio. Un motto che incarna la determinazione di non arrendersi mai nella ricerca di giustizia.