Antitrust avvia procedimenti istruttori nei confronti di 13 società di gas e luce

Antitrust avvia procedimenti istruttori nei confronti di 13 società di gas e luce

L’Antitrust avvia procedimenti istruttori nei confronti di 13 società di gas e luce per mancanza di trasparenza per quanto riguarda le indicazioni economiche.

Con un nota pubblicata attraverso i propri canali ufficiali, l’Antitrust ha annunciato 13 procedimenti istruttori nei confronti di altrettante società attive nel mercato delle forniture di gas e luce.

L’attività è legata alla presunta mancanza di trasparenza per quanto riguarda le condizioni economiche. Di fatto alcune voci di costo sarebbero poco chiare fino al pagamento della prima bolletta.

L’indagine attiene anche alle condotte aggressive poste in essere da alcuni di detti operatori , laddove prevedono l’applicazione di penali in caso di recesso o applichino costi per servizi non resi, onde sanzionare i comportamenti pregiudizievoli per i clienti domestici e non domestici di piccole dimensioni e così dissuaderne la futura reiterazione“, comunica l’Antitrust.

Antitrust avvia procedimenti istruttori nei confronti di 13 società di gas e luce. Quali sono

La nota riporta anche i nomi delle società interessate dai procedimenti istruttori. Si tratta di Enel Energia, Optima, Green Network, Illumia, Wekiwi, Sentra, Olimpia-Gruppo Sinergy, Gasway, Dolomiti Energia, E.On, Axpo, Audax, Argos.

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Le motivazioni

L’attività di indagine dell’Antitrust è legata alla mancanza di trasparenza nelle indicazioni relative alle condizioni economiche alla base dell’accordo per la fornitura di gas ed elettricità. La mancanza di trasparenza sarebbe rintracciabile sia nelle comunicazioni promozionali che nei contratti sottoposti ai clienti.

Secondo l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, i potenziali clienti pronti a firmare il contratto non sarebbero a conoscenza di alcuni costi aggiuntivi che non sarebbero opportunamente comunicati dalle società in questione. Tali voci di costo emergerebbero solo in bolletta, con la conseguenza che i neo-utenti pagano decisamente più di quanto immaginavano al momento della sottoscrizione del contratto.

“L’analisi delle principali offerte commerciali sul mercato libero proposte dalle società ha rivelato l’esistenza di diversi profili critici delle informazioni rese in ordine alle voci che concorrono alla formazione del prezzo complessivo dell’energia elettrica e del gas, comprensive di oneri che, una volta riportati in bolletta, vengono posti a carico dei consumatori”, recita il comunicato dell’Antitrust.