Antitrust, multa da 5 milioni a Poste per il caso delle raccomandate ingannevoli

Antitrust, multa da 5 milioni a Poste per il caso delle raccomandate ingannevoli

Raccomandate ingannevoli, dall’Antitrust una multa da cinque milioni di euro a carico di Poste Italiane.

L’Antitrust ha comminato una multa da cinque milioni di euro per Poste Italiane per il caso delle raccomandate ingannevoli. L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato accusa Poste di aver messo in atto una pratica commerciale scorretta nella promozione del servizio di consegna delle raccomandate e del servizio di Ritiro Digitale delle raccomandate.

Antitrust, multa da 5 milioni a Poste Italiane per raccomandate ingannevoli

Poste si ritrova quindi a fare i conti con una multa salatissima. L’Antitrust in effetti ha deciso per la massima sanzione consentita dalla legge a fronte di questi casi.

Ma cosa ‘ha fatto’ Poste? O meglio, cosa non ha fatto. La consegna delle raccomandate non sempre avviene nei tempi indicati nei messaggi pubblicitari che sponsorizzano il servizio. Non è tutto. Non ci sarebbe neanche la certezza che le raccomandate arrivino effettivamente a destinazione.

La mancata consegna delle raccomandate

In molti casi accertati, i dipendenti di Poste preferiscono lasciare nella cassetta l’avviso di giacenza della raccomandata anche quando sarebbe in realtà possibile consegnare il tutto nelle mani dei diretti interessati.

Poste non sarebbe riuscita a correggere i comportamenti in questione e i problemi ricadono sulle spalle dei consumatori che registrano una considerevole perdita di tempo e denaro.

Fonte foto: https://www.facebook.com/PosteItaliane

Il servizio del Ritiro Digitale

E per quanto riguarda il Ritiro Digitale delle Raccomandate le cose non andrebbero poi tanto meglio. Nei messaggi pubblicitari che presentano il servizio in questione, non si chiarisce che il il ritiro digitale è disponibile solo per gli invii digitali.