Bollette a 28 giorni, Antitrust sanziona le compagnie telefoniche

Bollette a 28 giorni, Antitrust sanziona le compagnie telefoniche

L’Antitrust sanziona le compagnie telefoniche per le bollette a 28 giorni. Multa complessiva di 228 milioni di euro.

ROMA – L’Antitrust sanziona le compagnie telefoniche con una multa complessiva da 228 milioni di euro per le bollette a 28 giorni. La decisione è stata comunicata dalla stessa Autorità. Le indagini hanno accertato “un’intesa anticoncorrenziale relativa al repricing effettuato nel ritorno alla fatturazione mensile”.

Una pratica iniziata nel lontano 2017 e conclusa nel 2018 quando la Legge di Bilancio ha imposto alle compagnie di ritornare sui propri passi. Le attenzione dell’Antitrust non sono mancate e per questo è arrivata una ricca sanzione da parte del Garante.

Aperto un procedimento dell’Agcom

Ma le sanzioni non potrebbero finire qui. L’Agcom, infatti, ha aperto un procedimento sanzionatorio per tutti gli operatori che non hanno disposto in modo automatico i rimborsi. I soldi ai clienti sono stati restituiti solo in caso di richiesta, in forma di storno sulla bolletta successiva.

In questo caso la verifica è ancora in corso e nelle prossime settimane potrebbe essere annunciate delle nuove sanzioni alle compagnie telefoniche. Un pugno duro da parte del Garante che ha colpito anche in passato le compagnie telefoniche.

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Le motivazioni della sanzione

L’Antitrust ha spiegato le motivazioni della sanzione con una nota, citata da Repubblica: “Nell’imporre la multa l’Autorità ha bilanciato la necessità che esse abbiano efficacia deterrente rispetto a possibili future condotte concentrate tra gli operatori e l’esigenza che le stesse non siano ingiustificatamente afflittive“.

Nel fare ciò – continua la nota – essa ha tenuto conto della circostanza che gli effetti dell’intesa sono stati evitati applicando per la prima volta le misure cautelari. Queste hanno comportato una riduzione dei prezzi in misura differenziata per i clienti degli operatori […]. In secondo luogo, l’Autorità ha considerato la specificità delle condotte accertate nel contesto dei mercati delle telecomunicazioni fisse e mobili […]“.

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