Antitrust, sanzione da più di dieci milioni complessivi per Unieuro, Mediaworld, Leroy Merlin e Monclick per pratiche commerciali scorrette.
L’Antitrust ha comminato una sanzione del valore complessivo di dieci milioni per Unieuro, Mediaworld, Leroy Merlin e Monclick per pratiche commerciali scorrette. Nel dettaglio, Unieuro ha ricevuto una sanzione per 4 milioni, Mediamarket per 3,6 milioni, Leroy Merlin per 3 milioni e Monclick per 300.000 euro.
Unieuro, Mediaworld, Leroy Merlin e Monclick sanzionate dall’Antitrust per pratiche commerciali scorrette
La sanzione è stata comminata al termine delle istruttorie attraverso le quali l’Autorità ha portato alla luce pratiche commerciali scorrette nell’attività di e-commerce.
L’Antitrust ha riscontrato ad esempio casi di diffusione di informazioni inesatte e ingannevoli sui prodotti venduti online e sui prezzi, diffusione di informazioni inesatte per quanto riguarda i tempi di consegna e annullamento degli ordini senza accordo con l’acquirente.
Inoltre l’Autorità ha riscontrato ritardi nella consegna dei prodotti quando non addirittura la mancata consegna di prodotti regolarmente acquistati e pagati. Inoltre venivano fornite indicazioni ingannevoli e non corrispondenti al vero sullo stato di avanzamento delle spedizioni.
Le società sanzionate hanno sessanta giorni di tempo per comunicare quali iniziative intendono adottare per superare le criticità evidenziate.
La nota dell’Antitrust
“Secondo l’Autorità in quest’ambito è ancora più necessario assicurare la correttezza delle relazioni commerciali, attraverso una chiara e completa rappresentazione delle caratteristiche delle offerte che si pubblicizzano e del conseguente vincolo contrattuale e dei diritti dei consumatori, per consentire una scelta commerciale dapprima in ordine all’acquisto e poi all’esecuzione del rapporto contrattuale“, si legge nella nota pubblicata sul sito ufficiale dell’Antitrust.
Quello dell’e-commerce è un mercato in rapidissima crescita e che ha vissuto un momento d’oro soprattutto durante la pandemia da Covid 19.
