Antonella Castelvedere, uccisa in casa: vittima di una società patriarcale

Antonella Castelvedere, uccisa in casa: vittima di una società patriarcale

Antonella Castelvedere è la docente uccisa da suo marito, mosso dall’invidia nei confronti del successo della moglie.

Antonella Castlvedere è il caso di femminicidio dell’insegnante uccisa da suo marito. L’omicidio della donna è accaduto nella giornata di mercoledì mattina. Antonella Castelvedere, di 52 anni, è stata uccisa da suo marito, nella casa in cui viveva in Inghilterra, in una residenziale di Colchester. L’uomo avrebbe commesso l’omicidio perché non sopportava il successo dell’affermata insegnante.

Si tratta di un evidente caso di femminicidio. Antonella Castelvedere era una professoressa originaria di Brescia. Era insegnante di letteratura inglese all’Università di Suffolk. Il brutale gesto compiuto dal marito nei suoi confronti, sarebbe mosso dall’invidia del successo di sua moglie. Antonella lavorava all’interno di un’accademia facoltosa e godeva di una carriera brillante. Motivo per cui, suo marito, avrebbe deciso di toglierle la vita.

Cosa significa società patriarcale?

I motivi che spingono un uomo a uccidere la propria moglie “a causa” di una professione appagante, sono insiti di una mentalità patriarcale, in cui la donna deve essere socialmente ed economicamente inferiore e dipendente dalla figura maschile.

Al centro della famiglia la società pone la figura del patriarca, che ha il compito di essere il capofamiglia e di provvedere al sostentamento di quest’ultima. Alla base della nostra società ritroviamo tutt’oggi l’eredità di una cultura patriarcale, un sistema sociale in cui gli uomini principalmente detengono il potere, e la donna, figura subordinata rispetto all’uomo, è riconosciuta come oggetto di desiderio di quest’ultimo in ogni ambito della vita, da quello familiare e di cura, al lavoro, fino ad arrivare ai ruoli riproduttivi all’interno della coppia.

L’impostazione della società patriarcale ha antiche radici. Escluse dalla vita politica, le donne in passato erano un accessorio del patriarca. L’aspirazione sociale diffusa nella società di quel tempo era quella di essere madri all’interno della famiglia, un modello femminile che si è imposto nella società borghese del XIX secolo e che ha segregato la donna in casa relegandola allo svolgimento di tutte le mansioni di cura e gestione della casa. Ma anche considerevolmente più tardi, durante gli anni Settanta, possiamo constatare come la figura della donna relegata alla vita domestica sia dilagante.

Il problema sorge quando una donna riesce ad affermarsi non solo nell’ambito della vita familiare, ma anche in quello sociale e lavorativo. È questo il caso dell’omicidio di Antonella Castelvedere, uccisa da suo marito a causa di un’invidia tossica.

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