Roma, condannato a sette anni di reclusione Antonio Casamonica, autore di un’aggressione in un bar della Romanina, nella periferia Est di Roma.
Il Tribunale di Roma ha condannato a sette anni di reclusione Antonio Casamonica, esponente della nota famiglia che gestisce le attività criminali a Ostia e dintorni, arrivando anche nel cuore della Capitale.
Aggressione in un bar di Roma, condannato a sette anni Antonio Casamonica
Antonio Casamonica era stato accusato per aggressione e violenza privata aggravata dopo aver pestato il gestore di un bar della Romanina, nella periferia della Capitale.
Dura la pena comminata dai giudici che anno condannato Antonio Casamonica anche all’interdizione dai pubblici uffici e la libertà vigilata per tre anni dalla fine della condanna da scontare in carcere.
Antonio Casamonica dovrà inoltre pagare un totale di centomila euro per l’aggressione alle due persone e i danni provocati nel locale.
Tensione in aula, presenti esponenti della famiglia Casamonica
Presenti in aula al momento della lettura della sentenza anche i famigliari di Antonio Casamonica che hanno inveito prima contro i giudici e poi contro i giornalisti che erano presenti in Aula. I parenti sono stati accompagnati fuori dall’aula del Tribunale dalle Forze dell’Ordine e avrebbero poi minacciato i giornalisti presenti, facendogli sapere che avrebbero pagato le conseguenze se avessero pubblicato le loro foto.
Il raid al Roxy Bar
I fatti risalgono alla Pasqua del 2018, quando Antonio Casamonica, accompagnato da alcuni fedelissimi, ha fatto irruzione in un bar picchiando il barista romeno e una donna disabile. Dopo aver aggredito le due persone il gruppo ha distrutto il locale distruggendo il bancone, il frigo, i bicchieri e le tazzine.
Motivo della brutale aggressione sarebbe stata la richiesta – non esaudita dal barista – di Antonio Casamonica e dei suoi amici di essere serviti per primi, saltando la fila.
Gli inquirenti hanno contestato a Casamonica anche l’aggravante della modalità mafiosa.