Anziana uccisa da un montone dopo un feroce attacco alla schiena

Anziana uccisa da un montone dopo un feroce attacco alla schiena

A Frosinone, una donna di 77 anni è stata uccisa dalle cornate di un montone entrato nel suo giardino. Le forze dell’ordine indagano.

Una tragedia sconvolgente ha colpito la comunità di Frosinone, dove una donna di 77 anni è stata uccisa da un montone che si è introdotto nel giardino della sua abitazione. La vittima, che si trovava nel cortile impegnata in attività di giardinaggio, è stata sorpresa dall’animale che, senza alcun preavviso, l’ha colpita ripetutamente con violente cornate alle spalle.

L’attacco è stato tanto feroce quanto inaspettato, causando lesioni gravissime che si sono rivelate fatali per l’anziana.

Le dinamiche dell’attacco del montone

L’episodio è avvenuto in una tranquilla zona di campagna alla periferia di Frosinone, precisamente in via Selva Casilina. La donna stava trascorrendo una mattinata come tante, occupandosi dei lavori di manutenzione del giardino. È in quel momento che il montone si è introdotto nel perimetro della proprietà, presumibilmente attraverso un’apertura nella recinzione o un accesso non adeguatamente sorvegliato.

Il montone ha caricato la donna alle spalle, provocando ferite gravissime alla schiena. Le testate inferte dall’animale hanno reso inutili i successivi tentativi di soccorso. Nonostante l’arrivo tempestivo del personale medico del 118, la 77enne è stata dichiarata morta sul colpo. Le cornate del montone le avevano causato traumi troppo gravi per poter essere salvata.

Indagini in corso

Dopo l’aggressione, l’animale è scappato nelle campagne circostanti, rendendo difficoltose le operazioni di recupero da parte delle forze dell’ordine. I carabinieri di Frosinone sono attualmente al lavoro per ricostruire con esattezza le dinamiche dell’accaduto e per individuare il montone responsabile dell’attacco.

Si stanno cercando risposte su come l’animale sia potuto entrare nel giardino e se ci siano eventuali responsabilità da parte dei proprietari dell’animale, qualora dovesse emergere che appartiene a un allevamento della zona.

Un precedente simile era già avvenuto qualche mese prima ad Amaseno, sempre nel Frusinate, dove un’anziana era stata uccisa da una bufala nel suo allevamento. Anche in quel caso, l’animale era improvvisamente impazzito, causando ferite mortali alla donna.

La vicenda di Frosinone solleva interrogativi sulla gestione degli animali da allevamento nelle aree rurali e la necessità di una maggiore attenzione alla sicurezza delle proprietà.