Anziani disabili legati a letto e lasciati senza riscaldamenti: l’orrore in una Rsa

Anziani disabili legati a letto e lasciati senza riscaldamenti: l’orrore in una Rsa

Blitz dei Nas in una Rsa di Salerno: anziani disabili legati ai letti e costretti a vivere senza riscaldamento e acqua calda.

I carabinieri del Nucleo antisofisticazione e sanità (Nas) di Salerno hanno portato a termine un blitz che ha portato alla luce un caso sconvolgente di maltrattamenti e abusi su anziani in una residenza sanitaria assistenziale (Rsa) di Salerno.

L’operazione ha portato all’arresto di un uomo. Nonché all’emissione di diverse misure cautelari per altri otto indagati, tra cui il divieto di esercitare la professione di operatore socio-sanitario.

Anziani maltrattati e legati a letto: la ricostruzione dei fatti

Le indagini, coordinate dalla Procura di Salerno, hanno rivelato un quadro drammatico di violenze e soprusi commessi su persone anziane. Molte delle quali affette da disabilità gravi.

Le accuse contestate agli indagati comprendono i reati di maltrattamenti e sequestro di persona. Aggravati dal fatto che le vittime erano individui vulnerabili, incapaci di denunciare le violenze subite.

Secondo le accuse, i maltrattamenti sarebbero avvenuti in modi particolarmente degradanti. Alcuni pazienti venivano legati al letto o alla sedia a rotelle con stracci o vecchi maglioni.

Poi venivano lasciati per ore nel letto intriso di urina, in condizioni igieniche che peggioravano ulteriormente la loro salute e dignità.

Secondo il procuratore di Salerno, che ha firmato la nota informativa sull’accaduto, gli operatori della struttura avevano instaurato un clima di abbandono e trascuratezza.

L’assenza dei riscaldamenti e dell’acqua calda

Dalle indagini sono emerse importanti carenze strutturali nella Rsa di Salerno, che ospitava anziani in condizioni di vulnerabilità senza adeguati servizi.

La struttura non disponeva di un riscaldamento funzionante né di acqua calda, costringendo i pazienti a sopportare situazioni estremamente sgradevoli e insalubri.

Queste mancanze sono state interpretate dagli inquirenti come conseguenza di una gestione mirata alla massimizzazione dei profitti, con il minimo investimento per il benessere degli anziani ospitati.