Aperte indagini su Meta: la dipendenza social dei bambini

Aperte indagini su Meta: la dipendenza social dei bambini

La CE avvia un’indagine su Meta per possibili violazioni del Digital Services Act, concentrandosi sulla dipendenza social dei bambini.

La Commissione europea ha recentemente avviato un’indagine approfondita nei confronti di Meta, la società madre di Facebook e Instagram, per possibili violazioni delle norme UE contenute nel Digital Services Act (DSA). L’obiettivo principale di questa indagine è verificare se i sistemi e gli algoritmi delle piattaforme di Meta stiano contribuendo alla creazione di dipendenze comportamentali nei bambini, con potenziali effetti negativi sulla loro salute mentale.

Bruxelles esprime preoccupazione per i metodi di verifica dell’età messi in atto da Meta, temendo che possano essere insufficienti nel proteggere i minori da contenuti inappropriati e rischiosi. Questa mossa arriva in un momento critico, con le elezioni del Parlamento europeo all’orizzonte, e la disinformazione elettorale è già un tema caldo nell’agenda dell’UE.

Indagine formale: le dichiarazioni di Thierry Breton

L’annuncio dell’apertura dell’indagine è stato fatto dal commissario europeo al Mercato interno, Thierry Breton, attraverso un post su X. Breton ha dichiarato: “Oggi apriamo un’indagine formale DSA contro Meta. Non siamo convinti che Meta abbia fatto abbastanza per rispettare gli obblighi DSA per mitigare i rischi di effetti negativi sulla salute fisica e mentale dei giovani europei sulle sue piattaforme Facebook e Instagram“.

Questa dichiarazione sottolinea la serietà con cui l’UE sta affrontando la questione, evidenziando la necessità di garantire che le grandi piattaforme online adottino misure efficaci per proteggere i minori. La tutela della salute mentale dei giovani è una priorità, e l’Unione Europea intende assicurarsi che le aziende rispettino le normative in vigore.

Possibili conseguenze per Meta: multe fino al 6% del fatturato

Meta ha già presentato un rapporto di valutazione del rischio a settembre, ma la Commissione europea ha sollevato ulteriori preoccupazioni riguardanti la garanzia dell’età e i metodi di verifica adottati. Le violazioni del Digital Services Act possono comportare sanzioni severe, con multe che possono arrivare fino al 6% del fatturato globale annuo della società.

Questa indagine rappresenta un’ulteriore sfida per Meta, già sotto scrutinio per questioni di disinformazione elettorale. Con le elezioni del Parlamento europeo imminenti, la trasparenza e la responsabilità delle piattaforme social sono al centro del dibattito pubblico. La Commissione europea continuerà a monitorare da vicino le pratiche di Meta, con l’obiettivo di garantire un ambiente online sicuro e protetto per tutti gli utenti, in particolare i minori.