Italia e altri 22 Paesi chiedono la fine immediata della guerra a Gaza in una dichiarazione congiunta. Ecco, a seguire, le dichiarazioni.
Mentre Donald Trump è impegnato a condividere video fake sull’arresto di Barack Obama, l’Italia e altri 22 Paesi hanno firmato una dichiarazione congiunta per chiedere la fine immediata della guerra a Gaza. Il documento, sottoscritto dai ministri degli Esteri e dal Commissario UE per l’Uguaglianza, la Preparazione e la Gestione delle Crisi, lancia un forte appello.

Gaza, cosa c’è scritto nell’appello congiunto di Italia e altri 22 Paesi
La dichiarazione congiunta, come riportato da ItalPress, inizia con un messaggio chiaro: “Noi, i firmatari elencati di seguito, ci uniamo con un messaggio semplice e urgente: la guerra a Gaza deve finire ora“. Viene denunciata la drammatica condizione della popolazione civile nella Striscia di Gaza: “La sofferenza dei civili a Gaza ha raggiunto livelli mai visti prima“. Il testo accusa il sistema di distribuzione degli aiuti gestito dal governo israeliano di essere “pericoloso, alimenta l’instabilità e priva i cittadini di Gaza della dignità umana“.
La distribuzione degli aiuti è descritta come “a goccia“. Mentre si denuncia con forza “l’uccisione disumana di civili, compresi bambini, che cercano di soddisfare i loro bisogni più elementari di acqua e cibo“. Di fronte a questo scenario, si condanna il “rifiuto da parte del governo israeliano di fornire assistenza umanitaria essenziale alla popolazione civile“, definendolo “inaccettabile“. La dichiarazione chiede che Israele “rispetti i propri obblighi ai sensi del diritto internazionale umanitario“.
L’appello per un cessate il fuoco immediato
La dichiarazione rivolge poi un appello per la liberazione degli ostaggi. Un cessate il fuoco negoziato, si legge, “offre la migliore speranza di riportarli a casa e porre fine all’agonia delle loro famiglie“. I firmatari si oppongono fermamente alle proposte di trasferire la popolazione palestinese in una cosiddetta “città umanitarie“
I 23 paesi, inclusa l’Italia, denunciano anche l’accelerazione della costruzione di insediamenti e “la violenza dei coloni contro i palestinesi“. Il messaggio è chiaro: “Questo deve cessare“. L’appello si chiude con l’invito “ le parti e la comunità internazionale a unirsi in uno sforzo comune per porre fine a questo terribile conflitto, attraverso un cessate il fuoco immediato, incondizionato e permanente“.
I firmatari affermano il loro sostegno “agli sforzi di Stati Uniti, Qatar ed Egitto“. Infine, si dichiarano “pronti a intraprendere ulteriori azioni per sostenere un cessate il fuoco immediato e un percorso politico verso la sicurezza e la pace per israeliani, palestinesi e l’intera regione“.