Covid, Rianimatori: “Terapie intensive a forte rischio. Serve una stretta al Green Pass”

Covid, Rianimatori: “Terapie intensive a forte rischio. Serve una stretta al Green Pass”

I rianimatori sull’emergenza Covid in Italia: “Le terapie intensive sono a rischio. Serve una stretta al Green Pass”.

ROMA – L’aumento dei casi di Covid ha portato i rianimatori a chiedere di mettere in campo delle misure più dure sul Green Pass. “C’è una situazione allarmante in Friuli e Bolzano – ha detto il presidente Vergallo all’Ansain Veneto il quadro è preoccupante. Secondo noi senza provvedimento più stringenti sulla certificazione rischiamo di avere le rianimazioni piene entro un mese e mezzo“.

Noi chiediamo che la durata del Green Pass sia massimo di sei mesi – ha aggiunto il numero uno dei rianimatori – dato il calo di efficacia del vaccino dopo questo periodo“.

Il report della Fondazione Gimbe

L’aumento dei casi è confermato anche dal consueto report della Fondazione Gimbe. Nel documento, citato da Il Fatto Quotidiano, è precisato che nel nostro Paese nell’ultima settimana (dal 10 al 16 novembre ndr) c’è stato un incremento dei contagi di oltre il 30% ed è in crescita anche la pressione sui servizi sanitari.

L’ondata resta contenuta anche grazie ai vaccini e l’invito è sempre quello di continuare con le somministrazioni che, negli ultimi sette giorni, hanno avuto un forte calo.

Terapia intensiva coronavirus

In arrivo un nuovo decreto

Proprio l’aumento dei casi che si sta registrando nel nostro Paese, potrebbe portare nei prossimi giorni ad un nuovo decreto. Secondo quanto riferito dall’Ansa, la prossima settimana in Consiglio dei ministri dovrebbe arrivare il provvedimento per l’obbligo della terza dose per i sanitari e per la riduzione della durata di validità del Green Pass che dovrebbe passare da 12 a 9 o 6 mesi.

Non sono previsti, almeno fino a questo momento, altri interventi. Ma le decisioni saranno prese in base ai dati e il monitoraggio di venerdì 19 potrebbe dare delle indicazioni precise al premier Draghi.